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Farmacia Elifani: uno studio ha rivelato maggior aumento del rischio di cancro orale nelle donne che consumano una o più bevande zuccherate al giorno

21 marzo 2025 | 20:44
Farmacia Elifani: uno studio ha rivelato maggior aumento del rischio di cancro orale nelle donne che consumano una o più bevande zuccherate al giorno

Uno studio pubblicato su Jama Otolaryngology-Head & Neck Surgery ha evidenziato la correlazione tra assunzione di bevande zuccherate e incremento del rischio di sviluppare il cancro della cavità orale nelle donne, a prescindere dalle abitudini legate al fumo e al consumo di alcol. Sebbene il cancro orale sia considerato una neoplasia poco frequente, con circa 350mila casi diagnosticati annualmente a livello globale, si tratta di una patologia particolarmente aggressiva. In passato, il maggior numero di casi si riscontrava negli uomini anziani esposti a fattori di rischio come il tabacco e l’alcol. Tuttavia, con le campagne antifumo, si è osservata la diminuzione dei casi nella popolazione, ma un aumento dell’incidenza nelle donne bianche non fumatrici.

Nonostante le raccomandazioni dell’Oms di limitare gli zuccheri aggiunti nella dieta, il consumo rimane eccessivo nei paesi industrializzati. Lo studio, condotto su oltre 162mila donne per un periodo di 30 anni, ha rilevato che coloro che consumavano una o più bevande zuccherate al giorno presentavano un rischio quasi 5 volte maggiore di sviluppare il cancro orale rispetto a quelle che ne consumavano meno di una al mese. Il rischio è elevato sia per i tumori della lingua che per altri sottositi della cavità orale, con un aumento stimato di circa 3 casi ogni 100mila abitanti.

I risultati hanno messo in luce la necessità di ridurre il consumo di bevande zuccherate come parte di una strategia preventiva globale, con effetti positivi anche sul rischio di obesità e diabete. È utile evidenziare che il consiglio dei farmacisti non intende sostituire il consulto con i medici curanti, qualora la problematica presentata dovesse persistere. In tal caso, è necessario contattare i medici curanti o gli specialisti di riferimento.