Il Papa nell’Angelus di oggi: «Abbiamo bisogno del “miracolo della tenerezza”, che accompagna nella prova»

Oggi, 9 marzo 2025, Papa Francesco ha diffuso il testo dell’Angelus in occasione della Prima Domenica di Quaresima, mentre prosegue il suo periodo di ricovero al Policlinico Gemelli di Roma. Nell’Angelus, il Papa ha espresso profonda gratitudine a coloro che lo sostengono con la preghiera, assicurando le proprie preghiere per tutti e unendosi spiritualmente agli Esercizi Spirituali della Curia Romana.
Il Pontefice ha sottolineato l’importanza del volontariato come segno di speranza nelle società moderne, spesso dominate dalle logiche del mercato e del profitto. Ha elogiato coloro che dedicano tempo e risorse al servizio degli altri, definendoli testimoni del primato della gratuità, solidarietà e servizio verso i più bisognosi.
Papa Francesco ha anche riflettuto sulla propria esperienza di ricovero, riconoscendo la “tenerezza della cura” ricevuta da medici e operatori sanitari. Ha evidenziato l’importanza di questo “miracolo della tenerezza”, che accompagna chi è nella prova, portando luce nella notte del dolore.
Inoltre, il Papa ha rinnovato l’appello per la pace in diverse regioni del mondo, esprimendo preoccupazione per le recenti violenze in Siria e auspicando la fine dei conflitti in Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e Repubblica Democratica del Congo. Nell’Angelus il Papa ha ancora una volta ricordato le guerre in corso nel mondo: «Continuiamo a invocare il dono della pace, in particolare nella martoriata Ucraina, in Palestina, in Israle, nel Libano e nel Myanmar, in Sudan e nella Repubblica Democratica del Congo. In particolare ho appreso con preoccupazione della ripresa di violenze in alcune zone della Siria: auspico che cessino definitivamente, nel pieno rispetto di tutte le componenti etniche e religiose della società, specialmente dei civili».
Papa Francesco nel messaggio ai partecipanti al pellegrinaggio del Movimento per la Vita, pronunciato dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin durante la messa nella Basilica vaticana, ha detto: «Vi incoraggio a portare avanti la tutela sociale della maternità e l’accoglienza della vita umana in ogni sua fase. C’è ancora e più che mai bisogno di persone di ogni età che si spendano concretamente al servizio della vita umana, soprattutto quando è più fragile e vulnerabile. Perché essa è sacra, creata da Dio per un destino grande e bello. Una società giusta non si costruisce eliminando i nascituri indesiderati, gli anziani non più autonomi o i malati incurabili».