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La riflessione del presidente de “La Grande Onda”: «Tra Piano e Meta un vero scempio del verde urbano»

6 marzo 2025 | 18:37
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La riflessione del presidente de “La Grande Onda”: «Tra Piano e Meta un vero scempio del verde urbano»

Negli ultimi giorni ha fatto discutere il taglio di diversi alberi tra Piano di Sorrento e Meta. Sul punto riportiamo la riflessione di Serena Pane, Presidente del movimento ambientalista “La Grande Onda”: «Stiamo assistendo in questi giorni tra Piano e Meta ad un vero scempio perpetrato nei confronti del verde urbano.
L’amministrazione carottese ha deciso di tagliare le bellissime albizie che da anni regalavano ombra e decoro a piazza Cota per sostituirle con gli alberi di Giuda. Gusto estetico a parte, ci chiediamo se tutte le albizie fossero malate vista la scelta di cambiarle in toto così frettolosamente.
A piazza Scarpati, l’intero progetto, come si legge nel comunicato del sindaco Tito, è stato curato da un architetto e due geometri. Mi chiedo con quali competenze agronomiche. La ‘dimenticanza’ nel citare l’agronomo nella comunicazione o, peggio, nel non averlo coinvolto nella progettazione la dice lunga sull’importanza data all’arredo verde della piazza.
Un’amministrazione che ha a cuore il verde pubblico costruisce il restyling di una piazza intorno alle alberature esistenti, non le abbatte per piantumare altri alberi. Tra l’altro godevano tutte di ottima salute. Passeranno decenni prima che i giovani arbusti possano donare ombra e verde alla piazza. E non dimentichiamo che, tra abbattimento e piantumazione, si sarebbero risparmiati un bel po’ di soldi pubblici.
La verità è che spesso la cura verde del territorio serve solo ad arricchire i programmi elettorali. Un esempio è il progetto di riqualificazione della pineta delle Tore, uno dei pochi polmoni verdi di Sorrento che andrebbe valorizzato e invece è completamente abbandonato.
Qualche settimana fa il sindaco Coppola ha annunciato l’avvio dei lavori di riqualificazione della zona eliporto con la costruzione di bar, docce e bagni pubblici per gli sportivi. Mi chiedo quali sportivi possano mai frequentare la pineta visto che è totalmente inagibile e in alcuni tratti pericolosa. Non sarebbe stato più logico, come iter temporale, approvare dapprima il progetto relativo alla pineta e successivamente procedere al restyling dell’ eliporto in modo da valutare flussi e finalità?».