Maiori e l’orologio fermo del campanile: un simbolo che chiede di essere restituito alla comunità

Da molto tempo, ormai, il quadrante dell’orologio del campanile della Collegiata di Santa Maria a Mare, a Maiori, è fermo. Un guasto che ha lasciato i cittadini senza uno dei principali riferimenti temporali che, per decenni, ha scandito la vita quotidiana della comunità.
L’orologio della torre campanaria, un simbolo storico per il paese, ha sempre rappresentato un punto di riferimento importante, soprattutto in un’epoca in cui la maggior parte dei contadini regolava la propria giornata seguendo i rintocchi delle campane, senza avere accesso a orologi personali. Ancora oggi, nonostante l’avvento della tecnologia, molti maioresi continuano a rivolgersi al campanile per sapere l’ora.
Il disservizio, segnalato da diversi residenti, va oltre la semplice questione estetica. L’orologio è visto dai cittadini come un elemento simbolico, un legame con il passato e una parte fondamentale del paesaggio urbano. Il campanile non è solo un edificio religioso, ma un riferimento per l’intera comunità, che chiede ora un intervento da parte dell’amministrazione comunale per ripristinare la funzionalità dell’orologio.
Sebbene l’orologio si trovi sulla torre della Chiesa Madre, la sua proprietà e responsabilità di manutenzione spettano al Comune di Maiori. Tuttavia, nonostante le sollecitazioni dei cittadini, il problema rimane irrisolto. Per i residenti, il ripristino dell’orologio non è solo una necessità pratica, ma un gesto che restituisce alla comunità un simbolo di continuità e identità.
L’amministrazione comunale è ora chiamata ad affrontare il problema e a restituire ai maioresi un elemento che ha fatto parte della loro vita quotidiana per generazioni, tornando così a segnare il tempo del paese.