Meta, Farmacia Elifani: Inquinamento atmosferico, un killer silenzioso per il cuore. Le nuove raccomandazioni

Il ministero della Salute ha pubblicato un documento redatto dal Gruppo di lavoro sull’impatto dell’inquinamento atmosferico sulle malattie cardiovascolari dell’Alleanza Italiana per le malattie cardio-cerebrovascolari. Il report, aggiornato a settembre 2024, analizza le evidenze scientifiche riguardanti la correlazione tra l’esposizione all’inquinamento dell’aria e l’aumento del rischio di patologie a carico del sistema cardiovascolare. Secondo quanto riportato nel documento, l’inquinamento atmosferico è uno dei più importanti fattori di rischio ambientali per la salute. L’esposizione prolungata agli inquinanti presenti nell’aria, in particolare al particolato fine (Pm2.5) e ultrafine, può contribuire allo sviluppo e alla progressione di malattie cardiovascolari come infarto del miocardio, ictus e aritmie cardiache.
L’inquinamento dell’aria può danneggiare il sistema cardiovascolare
Il particolato inalato può attraversare la barriera polmonare e passare nel circolo sanguigno, innescando processi infiammatori, stress ossidativo e alterazioni della coagulazione. I meccanismi possono portare a disfunzione endoteliale, aterosclerosi accelerata e aumento del rischio di eventi cardiovascolari acuti. Alcune categorie di persone risultano particolarmente vulnerabili agli effetti dell’inquinamento, tra cui bambini, anziani e soggetti con preesistenti patologie croniche. Il documento sottolinea l’importanza di considerare l’inquinamento dell’aria come un rilevante fattore di rischio cardiovascolare, spesso sottovalutato, da includere nelle strategie di prevenzione.
Raccomandazioni per ridurre l’impatto dell’inquinamento sulla salute cardiovascolare
Per contrastare gli effetti negativi dell’inquinamento atmosferico sulla salute cardiovascolare, il gruppo di lavoro raccomanda un approccio integrato che includa misure di riduzione delle emissioni inquinanti, politiche di miglioramento della qualità dell’aria e strategie di prevenzione individuale. Tra queste, evitare attività fisica intensa all’aperto nelle aree e nelle ore di maggior inquinamento, utilizzare sistemi di ventilazione e purificazione dell’aria negli ambienti indoor, seguire una dieta sana e uno stile di vita attivo. È utile osservare che le informazioni riportate non intendono sostituire il parere del medico curante. In caso di dubbi o sintomi persistenti, è sempre necessario rivolgersi al proprio medico di fiducia per una valutazione completa e personalizzata.