Nuovi dettagli sul caso |
Cronaca
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Neonata sbranata dal pitbull: il pigiamino nascosto nell’immondizia, nuovi dubbi sul padre

5 marzo 2025 | 09:42
Neonata sbranata dal pitbull: il pigiamino nascosto nell’immondizia, nuovi dubbi sul padre

Neonata sbranata dal pitbull: il pigiamino nascosto nell’immondizia, nuovi dubbi sul padre

Un nuovo, inquietante dettaglio emerge dalle indagini sulla morte della piccola Giulia Loffredo, la neonata di nove mesi deceduta ad Acerra nella notte tra il 15 e il 16 febbraio scorsi. Gli inquirenti hanno rinvenuto il pigiamino intriso di sangue della bambina in un sacco dei rifiuti, prima che venisse smaltito in discarica. La scoperta alimenta i dubbi sulla dinamica degli eventi e sulle dichiarazioni del padre, Vincenzo Loffredo, unico indagato per omicidio colposo.

Secondo la ricostruzione iniziale, Loffredo avrebbe portato la figlia al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori, sostenendo che fosse stata aggredita da un cane randagio. Successivamente, l’uomo ha cambiato versione, attribuendo l’aggressione al pitbull di famiglia. La positività all’hashish riscontrata in Loffredo subito dopo la tragedia ha ulteriormente complicato il quadro.

L’avvocato di Loffredo, Luigi Montano, ha dichiarato di non essere a conoscenza del ritrovamento del pigiamino e ha sottolineato che tale elemento non compare nel verbale di sequestro effettuato dalla polizia scientifica nell’abitazione. Montano ha ribadito che il suo assistito ha soccorso immediatamente la figlia e l’ha portata in ospedale.

Gli inquirenti mantengono il riserbo sulla vicenda, mentre emergono ulteriori dettagli controversi. Sembra che l’appartamento dove sarebbe avvenuta l’aggressione sia stato ripulito prima dell’arrivo della polizia, presumibilmente per volere di alcuni familiari che avrebbero voluto risparmiare alla madre della bambina la vista del sangue.

Le indagini proseguono con l’analisi del cellulare di Loffredo, sequestrato per tracciare i suoi spostamenti durante l’assenza della compagna. Gli inquirenti attendono anche i risultati dell’autopsia, che chiarirà le cause esatte del decesso, e delle analisi sulle feci dei cani, per verificare la presenza di tracce organiche della vittima.