Pompei, apre al pubblico la Casa dell’Orto Botanico

A partire da oggi, 14 marzo, in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio, apre al pubblico la Casa dell’Orto Botanico, anche conosciuta come Casa di Nesso, per il celebre affresco che rappresenta il mito di Nesso. Questo rappresenta un nuovo importante tassello verde all’interno dell’area archeologica di Pompei, ora di nuovo accessibile, grazie alla riorganizzazione storica del giardino operata dall’Area Cura del Verde del Parco, restituendo l’aspetto che aveva in epoca antica.
La casa, situata nella parte nord-orientale dell’antica Pompei, comprendeva una zona residenziale, mentre la parte meridionale era dominata da un ampio giardino che ospita l’Orto Botanico, dal quale prende il nome. L’area verde si estende su oltre 800 mq ed è caratterizzata da diverse specie botaniche che venivano coltivate già ai tempi degli antichi abitanti della città, tra cui alberi da frutta, piante sacre, medicinali e orticole. L’orto è stato ripensato con un disegno di ars topiaria che ricorda quello presente nel secolo scorso, con una novità: le siepi di mirto sono state sostituite da piante di melograno nano. Nel secondo giardino si possono ammirare aiuole realizzate con tecniche di coltivazione antiche, come le spallettature rinforzate e le olle pertuse, e vi sono piante tinctorie, aromatiche, orticole e officinali.
Questa mattina, i visitatori hanno avuto l’opportunità di esplorare le diverse varietà botaniche presenti nell’orto e di partecipare a una visita guidata intitolata “Potatura del verde: rispetto delle forme nel paesaggio”. L’attività è stata organizzata dalla cooperativa sociale Il Tulipano, in collaborazione con i funzionari dell’Area Cura del Verde del Parco, tra cui Claudia Buonanno, Crescenzo Mazzuocolo, Halinka Di Lorenzo e Maurizio Bartolini, il Primo Giardiniere e Restauratore del verde storico.
Questa iniziativa rientra nel progetto del Parco che unisce archeologia e agricoltura sociale, coinvolgendo giovani con autismo o disabilità cognitiva in attività pratiche all’interno del sito archeologico. Avviato alcuni anni fa, il progetto ha dato vita alla “Fattoria Sociale e Culturale Parvula Domus”, la prima in un’area archeologica in Italia, registrata al REFAS (Registro delle Fattorie Sociali della Regione Campania).
L’iniziativa è parte delle numerose attività promosse dal Parco archeologico in collaborazione con vari partner, finalizzate alla gestione e valorizzazione del ricco patrimonio naturale e paesaggistico dell’area. La Giornata nazionale del Paesaggio, istituita nel 2016, è un’occasione importante per riflettere e sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tutela e la valorizzazione del paesaggio.