Sfruttava lavoratori, ammanettato cittadino cinese

10 marzo 2025 | 19:11
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Sfruttava lavoratori, ammanettato cittadino cinese

Nella sua qualità di datore di lavoro e titolare di fatto di una ditta individuale, assumeva ed impiegava manodopera, sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno

Nella mattina del 10 marzo i Carabinieri dell’ispettorato del Lavoro dì Napoli, con l’ausilio del personale del Comando Stazione Carabinieri di Trecase (NA), hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare interdittiva dell’attività di preposto e/o gestore di imprese individuali e commerciali per il periodo di dodici mesi e della misura cautelare reale del sequestro preventivo della somma dì € 100.928,59 nei confronti dì un cittadino di nazionalità cinese di anni 35, emessa dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica di Torre Annunziata.

Il cittadino straniero è ritenuto responsabile del delitto di “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” in quanto, nella sua qualità di datore di lavoro e titolare di fatto di una ditta individuale ubicata nel comune di Boscotrecase (NA), esercente il commercio al dettaglio di utensili, utilizzava, assumeva ed impiegava manodopera, sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno.

In particolare, le indagini, condotte dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro  di Napoli e coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno permesso di ricostruire la condotta del cittadino straniero il quale, nella sua qualità di datore di lavoro di fatto, sebbene avesse regolarmente assunto il personale, avrebbe reiteratamente corrisposto, ai lavoratori dipendenti, retribuzioni difformi da quelle previste dal CCNL e violato la normativa relativa all’orario di lavoro e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, con l’aggravante di aver commesso il fatto reclutando più di tre lavoratori, nonché avrebbe utilizzato , assunto ed impiegato una lavoratrice dipendente “minorenne” in condizioni di sfruttamento lavorativo, approfittando del suo stato di bisogno, corrispondendo anche a quest’ultima una retribuzione difforme dal CCNL, reiterando, anche in questa circostanza, violazioni della normativa relativa all’orario di lavoro per i minori, al divieto di adibirli a mansioni pesanti e alla sicurezza sui luoghi di lavoro.