Riceviamo e pubblichiamo
Non si può più tacere. Ogni vita spezzata sulla strada è un grido che ci chiede di agire, di cambiare, di svegliarci. I nostri ragazzi hanno il diritto di uscire, divertirsi, vivere… e tornare a casa.
La sicurezza stradale non è un optional, né un fastidio: è un dovere morale, civile e istituzionale. I controlli sulle strade non devono essere percepiti come una “caccia” per fare cassa, ma come un abbraccio di protezione. Servono per ricordarci che le regole non sono catene, ma strumenti per vivere.
Basta ipocrisie. Basta silenzi. Basta fatalismi. Ogni giovane che non torna più è un fallimento per tutti. Le istituzioni devono farsi carico con urgenza di un piano serio, capillare e costante per la prevenzione, l’educazione stradale, il controllo efficace. Non bastano le lacrime dopo.
È ora di agire. È ora di proteggere. È ora di salvare.
