Dalle acque di Marina di Cassano a quelle dell’Adriatico: il Comandante Ernesto Trapani, nuovo Pilota del Porto di Bari
di lucio esposito
Scriviamo oggi un altro capitolo della storia della marineria sorrentina, raccontando il percorso di uno dei suoi fiori all’occhiello: il Comandante Ernesto Trapani, che da Marina di Cassano si appresta a intraprendere un nuovo prestigioso incarico come Pilota del Porto di Bari.
Abbiamo avuto il piacere di incontrarlo prima della partenza per questa nuova avventura professionale.
Comandante Trapani, buongiorno. Grazie per aver accettato questo incontro. Sappiamo che state preparando le valigie per il trasferimento. Come vi sentite in questo momento di cambiamento?
“Buongiorno e grazie a voi. A breve inizieremo questa nuova esperienza a Bari, dove ho vinto il concorso come pilota portuale. Ad aprile entrerò ufficialmente in servizio. Per me è un sogno che si realizza, un traguardo importante dopo una lunga carriera trascorsa sulle navi. Ho iniziato con MSC, poi con Grimaldi sui traghetti, fino a raggiungere il grado di comandante. L’anno scorso ho già avuto l’opportunità di lavorare al Porto di Bari come pratico per nove mesi, un’esperienza che mi ha avvicinato a questa realtà che ho sempre guardato con ammirazione.”
Diventare pilota portuale è una delle massime aspirazioni per chi sceglie la carriera marittima. Come avete affrontato il concorso?
“È un percorso molto selettivo, che richiede una preparazione lunga e approfondita. Non basta essere esperti di manovre navali, bisogna padroneggiare anche aspetti giuridici e tecnici. Il pilota, infatti, è una figura chiave per la sicurezza della navigazione in ambito portuale e opera in sinergia con le autorità marittime. Ho avuto la fortuna di fare il comandante e quindi di acquisire esperienza nelle manovre, ma il ruolo del pilota è diverso: affianca il comandante della nave, offrendo supporto e assistenza tecnica nelle operazioni di ingresso e uscita dal porto, specialmente in condizioni meteo-marine difficili.”
La penisola sorrentina vanta una lunga tradizione marittima. Il legame con la vostra terra resta forte?
“Assolutamente sì. Sono originario della spiaggia di Piano di Sorrento e lì ho mosso i primi passi nel mondo del mare, lavorando su barche e yacht fin da ragazzo. Anche se il lavoro porta lontano, il richiamo delle proprie origini è sempre forte. Il mare fa parte del nostro DNA, ma lo è anche la nostra terra.”
Bari è un porto strategico per l’Adriatico. Quali impressioni avete avuto lavorandoci?
“L’ho trovato un ambiente molto accogliente, con una mentalità e uno stile di vita che ricordano molto quelli della penisola sorrentina. È uno dei porti più importanti del Sud Italia, sia per il traffico commerciale che per quello crocieristico, e sta crescendo molto in termini di infrastrutture e servizi. Naturalmente ci sono anche delle sfide, come la gestione delle secche in alcune aree e l’adattamento al gigantismo navale, che sta portando navi sempre più grandi nei nostri porti. In questo scenario, la figura del pilota è essenziale per garantire la sicurezza delle operazioni.”
Qual è stata la manovra più difficile che avete affrontato?
“Una delle più impegnative è stata a Venezia, durante un ingresso in porto. Improvvisamente si è alzata una fitta nebbia che ha reso la visibilità nulla. In quei momenti, ci si affida completamente alla tecnologia e all’esperienza. Con il supporto dei piloti e delle strumentazioni elettroniche siamo riusciti a completare la manovra in sicurezza, ma è stata una situazione che non dimenticherò facilmente.”
Un’ultima domanda: tornerete per le celebrazioni della Madonna delle Grazie a Marina di Cassano?
“Se sarà possibile, senz’altro. La devozione alla Madonna delle Grazie è molto sentita da chi è cresciuto in questa comunità, soprattutto tra coloro che hanno il mare come compagno di vita. È un legame che non si spezza.”
Salutiamo il Comandante Ernesto Trapani con l’augurio di un grande successo in questa nuova avventura e con la promessa di ricevere qualche scatto della sua vita da pilota portuale a Bari. Buon vento, Comandante!