Espropri al Celario, parte l’iter. Il 9 aprile il comune di Casamicciola Terme entrerà in possesso di ben 4mila metri quadri

Cominciano gli espropri a Casamicciola Terme. Al Celario area di massimo impatto della frana in cui il 26 novembre 2022 in cui 12 persone persero la vita, il comune si immetterà in possesso di quasi 4 mila metri quadri con ben 25 siti privati che saranno potenzialmente espropriati ad diversi soggetti, in molti casi proprietari di più siti, tra cui anche le sfortunate vittime della catastrofe naturale. Questi saranno, infatti, occupati di urgenza per circa 19 mila euro di indennità offerte. Le indennità provvisorie calcolate come da PFTE, il progetto di fattibilità tecnico economica affidato al consumente Ing.Claudio D’Ambra. L’immissione in possesso avverrà il 9 aprile prossimo. Un data che si preannuncia storica per il paese oltre che per la regione Campania che attende gli esiti dell’Udienza della Consulta sul caso del terzo mandato del Governatore Vincenzo De Luca. Declinazioni politiche a parte, in quel di Casamicciola sarà sangue e lacrime giustificati in ordine del preminente interesse e per consentire l’esecuzione del Piano degli Interventi Urgenti post catastrofe del Commissario Giovanni Legnini. Per i proprietari non ci sono margini per controbattere stante il carattere e le deroghe previste in questa fattispecie. Ma andiamo con ordine e leggiamo gli atti con cui proprio con le discipline derogatorie concesse dalle ordinanze di Legnini ci saranno gli espropri. Il comune in relazione a tali necessità aveva affidato l’incarico di consulenza stragiudiziale in materia di espropriazione per pubblica utilità per gli interventi post alluvione 2022 tra cui “Interventi di ripristino della funzionalità idraulica dell’Alveo Celario consequenziali alle operazioni di pulizia in corso. Si parla di interventi da quota 300 metri sul livello del mare di circa, fino alla sezione di imbocco di Cava Fontana” all’Avvocato foriano Vito Trofa, fedelissimo del sindaco Stani Verde, ma anche volto noto in quel delle partecipate della cittadina terremotata. Trofa ha già reso gli esiti del suo lavoro, evidentemente, un lavoro svolto per poco meno di 10 mila euro. Avverso il provvedimento di occupazione ed immissione in possesso prodromico agli espropri è ammesso ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, entro sessanta giorni, oppure ricorso straordinario al Capo dello Stato, entro centoventi giorni.Per le controversie riguardanti la determinazione dell’indennità è competente, invece il giudice ordinario.
ESPROPRI URGETI RICHIESTI DA LEGNINI
Il 17 gennaio 2025, il Dirigente ad interim della Struttura Commissariale, Dott. Geol. Vincenzo Albanese (prot. n. 1030) ai sensi di quanto disposto dall’Ordinanza n. 9/2023 e n. 12/2023, ha chiesto al Comune di Casamicciola Terme, di procedere con l’occupazione in via d’urgenza, sia a titolo temporaneo che a titolo definitivo, delle aree di proprietà privata interessata dall’intervento in questione disposto con Decreto commissariale n. 335 del 17 dicembre 2024 e Decreto commissariale n. 351 del 19 dicembre. Orbene stando alle disposizioni del Commissario Legnini, con nota prot. n. 3784 del 21 febbraio 2024, il Responsabile dell’Area Tecnica V, arch. Simona Rubino, ha comunicato l’avvio dell’iter ed il 20 marzo ha comunicato l’avviso di immissione in possesso.
AVVISO DI IMMISSIONE NEL POSSESSO
La stessa Rubino ha comunicato l’immissione nel possesso degli immobili situati nella tristemente nota zona colpita dalla devastante frana di Casamicciola Terme nell’alluvione del novembre 2022, identificati catastalmente per ogni specifico soggetto con i relativi fogli e mappali in ordine al decreto sindacale di occupazione d’urgenza preordinato all’esproprio n. 11 del 20/03/2025 e decreto di occupazione temporanea e d’urgenza di aree non preordinata all’esproprio n. 13 del 20/03/2025.
IL 9 APRILE L’IMMISSIONE IN POSSESSO
In ordine a questi ultimi è stato già comunicato agli interessati che il giorno 09 di aprile prossimo venturo alle ore 11.00, la Simona Rubino, in qualità di RUP procederà in loco alle operazioni di redazione dello stato di consistenza e di immissione in possesso dell’immobile di Sua proprietà. I cittadini sono invitati ad essere presenti alle operazioni, al fine di constatare lo stato effettivo dell’immobile all’atto dell’immissione in possesso. Ai sensi della legge in caso di assenza, si procederà ugualmente alle operazioni e ilrelativo verbale sarà sottoscritto da due testimoni e dal redattore. E’ tutto scritto agli atti. Potranno partecipare alle operazioni i titolari di diritti reali o personali sui beni. Con l’immissione in possesso l’Amministrazione acquisterà la materiale disponibilità del bene, con divieto per chiunque da quel momento di accedervi, salvo diversi espressi accordi da formalizzare per iscritto nel verbale di immissione in possesso o in eventuale altro documento bilaterale “in qualsiasi caso è fatto divieto di rimuovere picchetti, capisaldi o altri segnali infissi” spiega l’architetto Rubino che informa ancora che “A tal fine il proprietario, a sue spese, può asportare dal bene i materiali e tutto ciò che può essere rimosso senza pregiudizio dell’opera da realizzare”.Infine, l’architetto Rubino inviata a prendere contato con lei al comune se la rimozione dei beni mobili amovibili presenti sul fondo comporta particolari difficoltà.“Sarà cura degli incaricati, il giorno delle operazioni di immissione in possesso, dare tempestivo preavviso telefonico di eventuali scostamenti rispetto all’orario prefissato e di un eventuale rinvio delle operazioni in caso di
maltempo o per altre cause di forza maggiore”.Contatti telefonici e a mezzo mail con l’architetto comunale sono previsti anche per ogni comunicazione relativa alle operazioni di immissione in possesso ed eventualmente per l’intera procedura espropriativa.
GLI ESPROPRI E LE OPERE A FARSI
Il sindaco Giosi Ferrandino ha dato seguito ai suoi ordini di esproprio prendendo atto dell’approvazione del “Piano interventi urgenti rimodulato, ridefinizione fabbisogni e disposizioni attuative degli interventi di somma ed estrema urgenza previsti nel Piano degli interventi, ulteriori disposizioni in materia di censimento AeDEI 2023 in aree ad elevato rischio idrogeologico”, emanata a seguito della nota del Capo del Dipartimento della Protezione Civile nel 2024 , con la quale è stata approvata la quinta rimodulazione del Piano degli interventi urgenti. Interventi “dichiarati di pubblica utilità, urgenti e indifferibili”.
Nei documenti allegati, il progettato di fattibilità tecnica ed economica firmato da Ing,Teodoro De Riggi e Ing. Gabriele Petrocello il 9 dicembre 2024 per il committente Giovanni Legnini, rispetto a quanto riporta la Rubino in questa prima battuta di occupazioni con 24 siti indicati, si parla, invece, di ben 37 ditte Catastali inserite nel piano particellare di esproprio emissione 1. Il piano è allegato ai decreti n.11 e n.13, firmati questo 20 marzo dal sindaco Giosi Ferrandino per una indennità totale di esproprio pari a 19.075,00€. A questa si aggiunge una indennità di occupazione per sei mesi di durata lavori pari a 1.404,58€ per totali 20.479,58 €. Il tutto per un totale di 3.815 mq di superfici interessate da esproprio e 2.927 mq di superficie interessata da occupazione temporanea.
Con relazione tecnica della struttura commissariale di Legnini, come anticipato in queste pagine (prot. n. 2830I1) il 18 dicembre scorso, l’opera in oggetto è ritenuta improcrastinabile, indifferibile ed urgente e consta nei seguenti tre interventi: “Intervento di ripristino della funzionalità idraulica dell’alveo Celario consequenziali alle operazioni di pulizia (da quota s.l.m circa 300 m fino alla sezione di cava Fontana) nel comune di Casamicciola Terme” avente importo complessivo di € 2.683.793,59; “Lavori di realizzazione di tombino idraulico in cemento armato da realizzarsi a sezione rettangolare, relativo all’attraversamento di via Celario nell’intervento di riconfigurazione dell’alveo nel comune di Casamicciola Terme” avente importo complessivo di € 471.000,00;“Interventi di demolizione delle strutture presso via Celario” avente importo complessivo di € 311.441,30”.
In tal senso il gruppo di verifica istituito presso la struttura commissariale ha adottato il rapporto di congruità (prot. n. 2853E) del 18 dicembre relativo all’opera in questione, tanto che con decreto n. 351 del 19 dicembre 2024 veniva approvato il progetto di fattibilità tecnico economica per l’ “Intervento di ripristino della funzionalità idraulica dell’alveo Celario”. Il medesimo decreto, tra l’altro, stabiliva di procedere con l’occupazione in via di urgenza delle aree di proprietà privata interessate dall’intervento, ai sensi di quanto disposto con Ordinanze n.9/2023 e n. 12/2023 e a tal fine di comunicare all’Ente competente la richiesta di attivazione della procedura” .
VINCOLI DEROGATORI
Con determina dirigenziale n. 600 del 07 febbraio 2025, tra l’altro, è stato disposto l’affidamento per la realizzazione dell’intervento al summenzionato Alveo Celario. Dunque la ditta ha urgenza di cantierizzare ed atteso che l’opera prevede interventi ricadenti su aree di proprietà privata, in relazione alle quali, facendo riferimento alla dichiarazione dello stato di emergenza alluvionale ed alla nomina del commissario Legnini, nelle citate OCDPC n. 948 del 30 novembre 2022 ed ordinanza del Commissario delegato n. 9 del 10/03/2023, è prevista la possibilità di procedere all’acquisizione mediante procedimento espropriativo con applicazione della disciplina derogatoria.
NESSUN MARGINE PER CONTROBATTERE SI ESPROPRIA E BASTA?
L’intervento inserito pertanto all’interno del Piano Legnini comporta l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità delle opere e di urgenza e indifferibilità dei relativi lavori ai sensi della OCDPC n. 948/2022, nonché dell’ordinanza del Commissario delegato n. 9 del 10.03.2023. In una parte del lungo documento finalizzato alla procedura, per i decisori istituzionali, l’avvio dei lavori riveste carattere di urgenza tale da non consentire, in relazione alla particolare natura delle opere, l’applicazione delle disposizioni di cui ai commi 1 e 2 dell’art. 20 del D.P.R. 327/2001, ovvero. Gli interessati non potranno, nei successivi trenta giorni, presentare osservazioni scritte e depositare documenti. Inoltre, il proprietario del bene espropriato non potrà controdedurre sull’’indennizzo, neppure entro un termine non superiore a venti giorni ed eventualmente anche in base ad una relazione esplicativa, quale sia il valore da attribuire all’area ai fini della determinazione della indennità di esproprio. Pertanto, scrive il sindaco Ferrandino,decreta l’occupazione ravvisata “la necessità di emanare, prescindendo da ogni ulteriore adempimento, un decreto che disponga l’occupazione anticipata dell’area, necessario per dar corso ai lavori con urgenza così come disciplinato dall’art. 10 dell’ordinanza del Commissario Delegato n. 9 del 10.03.2023, anche in ragione dell’ambito straordinario di gestione commissariale dell’iniziativa secondo quanto riportato in premessa, ed in applicazione della disciplina derogatoria delineata”. Ferrandino in particolare decreta “in favore del Comune di Casamicciola Terme è disposta l’occupazione anticipata preordinata all’esproprio ex art. 22-bis del d.P.R. 327/2001 dei beni immobili siti in questo Comune, riportati nel piano particellare d’esproprio relativo al progetto di ripristino della funzionalità idraulica dell’alveo Celario”.Ma in un’altra parte del documento, si dice il contrario ovvero che i proprietari interessati, nei trenta giorni successivi alla notifica dell’indennità di esproprio, potranno accettare o meno, per iscritto, il valore proposto. In caso di accettazione, l’indennità sarà incrementata ed i medesimi avranno diritto a ricevere l’acconto dell’80% dell’indennità d’esproprio con l’osservanza delle modalità, previa presentazione della documentazione attestante la piena e libera proprietà del bene. Qualora i proprietari interessati non condividano l’indennità di esproprio offerta, la medesima, senza maggiorazioni, verrà depositata dal Comune presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Ragioneria Territoriale dello Stato di Napoli; Nei trenta giorni successivi alla notifica dell’indennità di esproprio, i proprietari che non condividano l’indennità di esproprio offerta possono presentare osservazioni scritte e depositare documentazione presso l’Amministrazione Comunale. Nel caso di formulazione di osservazioni nei termini indicati, l’Autorità procedente si riserverà di valutare se provvedere alla rideterminazione della indennità ed alla sua successiva notifica. Il proprietario può limitarsi a designare un tecnico di propria fiducia. Il Comune di Casamicciola Terme corrisponderà agli aventi diritto, dalla data di effettiva presa in possesso alla data di corresponsione dell’indennità d’esproprio, l’indennità di occupazione. Il provvedimento del Sindaco Ferrandino perderà la propria efficacia qualora l’occupazione degli immobili di cui al precedente art. 1 non segua entro il termine di tre mesi dalla data di. emissione del decreto medesimo. Il presente decreto perderà, altresi, la propria efficacia qualora non venga emanato il decreto definitivo d’esproprio nel termine di cui all’art. 9, ovvero entro cinque anni dalla dichiarazione di pubblica utilità. L’arch. Simona Rubino, già Responsabile dell’Area V del Comune è responsabile del presente procedimento di espropriazione per pubblica utilità ed è autorizzata ad introdursi nelle proprietà private soggette ad occupazione, anche per l’immissione in possesso e la contestuale redazione dello stato di consistenza delle aree da occupare, con strumenti, personale tecnico e con l’assistenza di due testimoni. L’architetto immediatamente dopo l’immissione in possesso dell’area, si procederà al frazionamento delle particelle catastali secondo lo schema di cui al piano particellare ed all’estratto di mappa indicati, al fine di delimitare le zone oggetto del Decreto sindacale di immissione nel possesso.I proprietari sono tenuti a comunicare eventuali variazioni di proprietà o comproprietà eventualmente intervenute, mediante idonea documentazione dei registri immobiliari o attestazioni notarili, aggiornata alla data attuale. Si tratta in gran parte di Boschi Cedui e Vigneti.
GLI ESPROPRIATI
-Monti Giovanni Fu Francesco;
-Di Costanzo Luisa fu Michele Ved. Monti Usufruttuaria; Monti Elena fu Francesco, comproprietario,Monti Giovanni fu Francesco, comproprietario:
-Mazza Antonio;
-D’Orta Mario;
-Monti Gemma;
-Monti Annalia;
-Ente Urbano;
–Impagliazzo Salvatore;
-Mennella Giuseppe usufruttuario parziale;Mennella Silvestro proprietario;
-Mennella Giuseppe usufruttuario parziale;Mennella Lucia proprietario;
-Mennella Giuseppe;
–De Toni Antonella; De Toni Pietro;
-Mennella Vittorio;
-Mennella Antonio proprietario; Mennella Giuseppe usufruttuario parziale;
A questi , nel piano particellare descrittivo allegato si aggiungono :
– Capuano Giuseppe
-Senese Angela
-Senese Vincenzo