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La Sonrisa, battaglia finale: nuove prove per salvare il “Castello delle Cerimonie” dalla confisca

3 aprile 2025 | 09:17
La Sonrisa, battaglia finale: nuove prove per salvare il “Castello delle Cerimonie” dalla confisca

La Sonrisa, battaglia finale: nuove prove per salvare il “Castello delle Cerimonie” dalla confisca
La Corte d’Appello di Roma è chiamata a pronunciarsi oggi sul destino de La Sonrisa, il celebre “Castello delle Cerimonie” di Sant’Antonio Abate, in seguito alla richiesta di annullamento della confisca presentata da Concetta Polese, nota come “donna Imma“, tramite il suo legale Dario Vannetiello.

La struttura, famosa per aver ospitato celebrità come Sofia Loren e Diego Armando Maradona, è stata confiscata definitivamente per lottizzazione abusiva. Tuttavia, la difesa punta a ribaltare la decisione presentando sette nuove prove, frutto di indagini approfondite condotte dagli avvocati Vannetiello, Andrea Castaldo e Veronica Paturzo, legali di Agostino Polese.

Tra le nuove prove, spiccano consulenze di esperti in urbanistica e geologia, nonché riprese video che, secondo la difesa, dimostrerebbero l’assenza di un impatto ambientale significativo dovuto agli interventi edilizi contestati. Un altro punto chiave della richiesta riguarda la presunta prescrizione del reato, avvenuta prima dell’inizio del processo.

Se la Corte d’Appello dovesse respingere l’istanza, il collegio difensivo è pronto a presentare ricorso in Cassazione, dove è già pendente un altro ricorso presentato dallo stesso Vannetiello.

Il futuro de La Sonrisa è incerto. Attualmente, la struttura è ancora operativa, ma il Comune di Sant’Antonio Abate ha avviato da mesi la procedura per acquisirla, revocando le licenze di ristorazione e albergo. Un provvedimento contestato in sede amministrativa, con una proroga in scadenza il 5 giugno. Il rischio è che il celebre “Castello delle Cerimonie” e le attività connesse, che danno lavoro a centinaia di persone, possano chiudere definitivamente.