Anemoni d’avorio: la signora della poesia, Anna Bartiromo, fa ancora centro!

Anna Bartiromo ha presentato, in una serata che è stata un gioiello di cultura, arte, poesia, musica, amicizia, energia positiva,tutte declinate ai livelli più alti, il suo ultimo libro di liriche, “Anemoni d’avorio” (Graus Edizioni). Il raffinato evento ha avuto luogo venerdì 25 ottobre, presso la Sala Consiliare del Comune di Piano di Sorrento. Accanto all’autrice, a moderare l’incontro, la giornalista Adele Paturzo, presidente del Circolo Endas Penisola sorrentina onlus; a fare le veci del sindaco, dott. Vincenzo Iaccarino, la dott.ssa Carmela Cilento, assessore alla cultura; appassionato relatore, l’intellettuale e artista Luigi Iaccarino; autrice delle opere raffigurate nel testo, la digitalpainter Letizia Caiazzo; interventi musicali a cura della coppia d’oro della canzone napoletana, Rosalba Spagnuolo e Francesco Cesarano; sentite letture dei versi a cura del dottor Carlo Alfaro; media partnership Positanonews, rappresentato dalla squadra al completo: Michele Cinque, Paola D’Esposito, Lucio Esposito, Sara Ciocio. Grande studioso ed estimatore dell’opera di Anna, il professor Francesco D’Episcopo, rinomato critico letterario, scrive nella prefazione: “Anna Bartiromo ci regala una silloge intima, intensa, nella quale, con la consueta delicatezza e discrezione, che è segno di antica signorilità, si abbandona ai sensi e sentimenti del suo corpo e della sua anima. Un diario d’amore, una poesia che può essere considerata un realismo surreale. Una poesia salvatrice che sempre conforta, che mai tradisce restituendo l’entusiasmo più autentico e assoluto, quello che ci fa sentire figli di un Mediterraneo al quale siamo amorevolmente esposti con le sue tempeste e bonacce, con il suo vento, che allontana le nuvole, per poter continuare a spirare dentro di noi, dentro il nostro silenzio e il nostro vociare, a volte rumoroso, che nasce dalla voglia di sentirsi parte del tutto, compagni di viaggio e di avventura di tanti anonimi protagonisti di un paradiso, che nessuno deve offendere o umiliare, perché, semplicemente, non lo conosce e non lo ama”.Già il titolo del libro è tutta una poesia: “Gli anemoni”, spiega la Bartiromo, “il cui nome significa ‘fiori del vento’, per le fragili corolle variamente colorate, sono piante che crescono spontanee e donano graziose macchie di petali variopinti a prati e vie, mentre l’avorio è la tonalità più calda del bianco, una tinta che esprime ricercatezza, serenità ed eleganza”. Assieme, i due sostantivi rappresentano bene la poetica della Bartiromo, che è assieme sia semplicità e immediatezza che sofisticata delicatezza stilistica. Il libro va in dedica al suo pubblico, che da tanti anni, pubblicazione dopo pubblicazione, la segue con immutato affetto e interesse, per la sua capacità di restare sempre fedele a se stessa ma al contempo adeguare contenuti e temi al procedere vorticoso dei tempi. Il testo si divide in due sezioni, poesie nuove, inedite, e poesie del passato, una sorta di “Il meglio di” Anna Bartiromo. Molte delle liriche di Anna hanno una forte valenza sociale, dove la voce dell’autrice si erige, alta e netta, a esprimere il proprio disagio nei confronti di una società ingiusta e dolente nella quale non si identifica, e a denunciarne le pecche per risvegliare le coscienze (“Clochard”, “Tunnel”, “Soldato”, “Isis”, “Omaggio a Genova”, “Donna, tu”, “L’ultimo cormorano”, “Dove vanno”, “Guarda, bambino”, “Pietà per gli innocenti”, “Datemi un fiore”). Altri componimenti, invece, sono intimissime espressioni di un travaglio e una sofferenza personali e profondi (“Gocce del divenire”, “Riflessioni”, “Schegge”, “Cimitero di collina”, “Una luce nel buio”, “Orme”, “Sul sentiero dei ricordi”, “Nostalgia”, “Ricordo”, “Trasparenze”, “Cosa si lascia”, “Sogno d’amore”, “Asceta”, “Molecole d’avorio”, “Solo per ritrovarti”, “Un poeta e la storia”, “Nostalgia di un amore”). Altri versi sono appassionate dediche dell’autrice alla Natura profondamente amata e strenuamente difesa, soprattutto il mare (”Serenata per una conchiglia”, “Sera”, “Sul mare”, “Immagini d’estate”, “Notte di San Lorenzo”, “Fuochi d’artificio”, “Sinfonia d’amore”, Gabbiani”, “I girasoli”, “Ginestre”, “Coglimi una ginestra”, “Visioni”, “Frammenti d’argento”, “Notturno”, “Nevicata”, “Richiesta di ninna nanna alla luna”, “Verrò a cercarti”, “Ricordo d’estate” ). Altre poesie testimoniano intensi rapporti di vita e amicizia, come “A mia madre”, “Arte” (a Letizia Caiazzo), “Mago per amore” (a RenèBonante), “Malattia” (a Maria), “Una magnolia” (ad Alessandro), o tracce di viaggi e posti rimasti scolpiti nel cuore e nell’anima (“Ostia per sempre”, “Strade del mio paese”, “Davanti la facciata di un palazzo ducale”, ”Pleniluvio a Pompei”, “Traversando la terra d’Abruzzo”, “Ricordando Venezia”, “Terra di Pozzallo”, “Immagini da Piano di Sorrento”, “Litorale jonico di sera”), o descrivono incontri con figure che hanno stimolato il suo fervore creativo (“Violinista”, “Sacerdote”, “Canto per un marinaio”). Comune a tutte le poesie dell’autrice, l’elevato livello stilistico, la ricercata musicalità fonetica, le felici soluzioni sintattiche, la ricchezza lessicale che abbellisce di grazia e ritmo contenuti, concetti, emozioni, sensazioni. Poesia di grande sensibilità e classe, da far conoscere e studiare ai giovani, come testimoniato dall’interesse del prof. Raffaele Russo, dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale di Piano di Sorrento, presente in sala ad applaudire Anna assieme a tantissimi altri amici e fans della poetessa carottese. (Carlo Alfaro)

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