Positano, la leggenda della Madonna nera nel racconto dell’attore Giuseppe Rispoli segui la diretta

Positano. Oggi è la vigilia della festa della Madonna Assunta e l’attore Giuseppe Rispoli ci regala il racconto della leggenda della Madonna nera. Giuseppe, pur vivendo da tanti anni a Roma, vive sempre con grande passione il suo legame con le origini positanesi ed in questo giorno che ci traghetta verso la solennità dell’Assunta non poteva non dedicare una sua bellissima interpretazione all’icona bizantina che troneggia nella Chiesa Madre della città verticale. Ringraziamo Giuseppe per il suo emozionante racconto della leggenda legata a questa icona che rappresenta uno dei simboli di Positano.

Ed infatti si narra che tanti anni fa, all’incirca nel XII secolo d.C., una nave che trasportava un “quadro” – così come viene tradizionalmente chiamata l’icona – della Madonna, di tipo o stile bizantino, stesse solcando le acque del Mar Tirreno, dinanzi ad un paesino. C’era bonaccia ed il veliero non riusciva in nessun modo a riprendere il mare, quando i marinai udirono una voce che diceva chiaramente “Posa Posa”. La misteriosa voce sembrava provenire proprio dal quadro della Vergine Maria. Così i marinai si avvicinarono alla riva ed i positanesi, che da questo evento diedero il nome al paese, presero il quadro della Vergine e lo portarono nell’antica Chiesa di San Vito, allora l’unico Santo e l’unico Protettore di Positano. Lo lasciarono lì, ma al mattino miracolosamente questo era sparito e fu ritrovato vicino al mare, su di un albero di “mortella”. Si pensa che anche lì ci fosse stato un miracolo, in quanto il quadro era arrivato lì da solo. Fu così allora che i positanesi iniziarono in quel punto la costruzione della nuova chiesa dedicata, appunto, a Santa Maria Assunta, festeggiata con ogni onore il 15 agosto di ogni anno. Oggi questa Chiesa è uno degli edifici ecclesiastici più belli presenti in Italia ed una delle motivazioni, se non la causa principale ed originaria del suo successo spirituale e turistico, è proprio perché conserva questa icona bizantina e la statua settecentesca di Santa Maria Assunta, entrambe di ineguagliabile bellezza.

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