Mostra omaggio a Jean Painlevé dall’8 giugno al 18 settembre presso la Galleria “Jeu de Paume”

Parigi – Presso lo “Jeu de Paume”, spazio espositivo d’arte contemporanea e di fotografia con una superficie di 1 200 m² situato nel giardino delle Tuileries, all’estremità occidentale della Terrasse des Feuillants in Place de la Concorde, a Parigi dall’8 giugno al 18 settembre potrete ammirare la mostra fotografica “Jean Painlevé. Les pieds dans l’eau”, evento come suggerisce il titolo, dedicato a uno dei più grandi fotografi dell’infinitamente piccolo e della fauna marina; in un momento tanto critico quanto allarmante come quello che stiamo vivendo a causa dei cambiamenti climatici è fondamentale non destinare all’oblio geni come Jean Painlevé, che con la sua arte fotografica ha testimoniato e testimonia la bellezza del mare che va protetto oltremisura. La Cultura ve però legata all’azione sociale e la politica deve e può incidere sui nostri comportamenti sbagliati prima che sia troppo tardi. Jean Painlevé, (1902 -1989), biologo parigino, attore, regista e artista che si riconobbe nella corrente avanguardista, è stato tra i primi autori a mostrare la vita dell’infinitamente piccolo, in particolare della fauna acquatica, sperimentando nuove tecnologie di ripresa focale facendo largo uso sia di effetti di accelerazione sia rallentamento. Grazie anche alla collaborazione con Maurice Jaubert, mescolò in funzione ritmica le immagini dei suoi film con la musica, privilegiando il jazz. Le sue finalità furono di ordine divulgativo, ma raggiunse risultati artistici con il suo gusto per l’antropomorfismo del mondo naturale, in bilico tra bellezza e grottesco. Nel 1925 realizzò il suo primo documentario, L’œuf d’épinoche, riprendendo immagini al microscopio dello sviluppo di un uovo. Ma soprattutto il mondo sommerso fu al centro dei suoi interessi: Hyas et stenorinques (1927), sulla socialità dei crostacei; La pieuvre (1927), dove mostra un combattimento e la morte del polipo; L’hippocampe (1933), nel quale illustra la vita curiosa dei cavallucci marini e il loro ciclo riproduttivo; Le vampire (1945), film sui pipistrelli in un gioco di rimandi a Nosferatu ‒ Eine Symphonie des Grauens (1922) di Friedrich Wilhelm Murnau; Assassins d’eau douce (1947), immagini di libellule predate su uno specchio d’acqua, e Les oursins (1954), sulla vita dei ricci. L’autore affrontò anche argomenti di medicina, astronomia, matematica e si cimentò nel genere d’animazione con Barbe-Bleue (1938), in cui sperimenta l’uso di pupazzi e plastilina. Diresse inoltre un cortometraggio a sfondo patriottico, Solutions françaises (1939), con il commento di Paul Valéry. Ancora oggi l’opera di Jean Painlevé ispira fotografi e cineoperatori in tutto il mondo, “Jean Painlevé. Les pieds dans l’eau”, vede la curatela di Pia Viewing, ricercatrice e curatrice del Jeu de Paume, l’evento è organizzato in collaborazione con Brigitte Berg, direttrice di Les Documents Cinématographiques/Archives Jean Painlevé, Parigi e la La Neuflize OBD Foundation. Credo che le immagini più belle che Jean Painlevé abbia regalato a noi spettatori sono quelle immortalate in L’hippocampe (1933), per la prima volta noi esseri umani assistevamo al parto di un cavalluccio marino, che soffre e rotea gli occhi per il dolore come ogni “partoriente”, quando mette al mondo i propri piccoli, le cronache dell’epoca raccontano di silenzi incantati nei cinema dove fu proiettato, chissà se oggi abbiamo conservato ancora la sensibilità di stupirci di fronte a ciò che l’infinitamente più grande di noi, il Creato, ci riserva, se la risposta è “sì”, forse per il nostro futuro non tutto è perduto.
Di Luigi De Rosa

Link utili:https://jeudepaume.org/evenement/jean-painleve/

Generico giugno 2022
Jean Painlevé, biologo e fotografo francese

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