Sorrento: villa abusiva demolita dopo 17 anni. Diciassette anni dopo l’ordine di demolizione, a Sorrento entrano in azione le ruspe per abbattere un manufatto abusivo su tre livelli costruito senza autorizzazioni in un’area sottoposta ad importanti vincoli paesaggistici ed ambientali.
A renderlo noto è la Procura di Torre Annunziata, chiarendo che si è proceduto alla demolizione di un immobile, di circa 185 metri quadrati ed un volume complessivo di quasi 830 metri cubi, che sorgeva in via Sant’Angelo, lungo un pendio ed a ridosso di uno strapiombo di circa 50 metri.
L’edificio, come rende noto la Procura oplontina, “insisteva su di un’area classificata da stringenti vincoli paesaggistici ed ambientali, ricadente integralmente nella zona IB del Put ed in parte nella zona P4 (pericolosità molto elevata) del Psai (autorità di bacino)”. Nelle fasi di esecuzione dell’abbattimento sarebbe emerso come, pur insistendo su un dirupo, l’immobile fosse totalmente privo di fondamenta, con conseguente pericolo per l’incolumità degli occupanti.
L’abbattimento è stato eseguito direttamente dal proprietario, in regime di autodemolizione, senza anticipazione di spese da parte del Comune interessato e della cassa depositi e prestiti. In effetti gli uffici comunali si erano già mossi per reperire le somme necessarie, stimate in poco meno di 150mila euro per poi rivalersi nei confronti dei proprietari l’immobile. Poi la decisione di questi ultimi di ottemperare autonomamente a quanto disposto dalla magistratura.