La bellezza del film “L’ombra di Caravaggio” diretto da Michele Placido, un tuffo nella vita del “maestro della luce”

Dal 3 novembre è uscito nei cinema il film “L’ombra di Caravaggio”, diretto da Michele Placido.
Un’opera bellissima nella quale Placido evidenzia la dimensione di artista del Caravaggio ma ne esalta anche l’aspetto umano. Il Caravaggio proposto da Michele Placido è un uomo ossessionato dalla voglia di raccontare attraverso la sua pittura una visione religiosa completamente nuova e rivoluzionaria dove il racconto delle storie bibliche è raffigurato dall’uomo preso dalla strada, ovvero il mendicante, la prostituta e il ladro, in una sorta di neorealismo ante litteram.
Il film accompagna lo spettatore nel cuore di Napoli, la città dove Caravaggio trovò riparo dalla sentenza di condanna a morte, e nello studio in cui continua il suo lavoro pittorico. L’inizio del racconto cinematografico coincide con il momento in cui Papa Paolo V si rivolge a un fidato uomo dell’Entità (i servizi segreti della Santa Sede, ovvero l’Ombra, una sorta di sicario) di condurre un’investigazione su Caravaggio per decidere se concedere o negare quella Grazia che il pittore chiede da tempo. Mentre l’Ombra indaga e il percorso di Caravaggio prende vita sullo schermo, il regista restituisce gli stessi colori e dettagli dei dipinti stessi.
Caravaggio è interpretato magistralmente dall’attore Riccardo Scamarcio che incarna la genialità dell’artista, la sua voglia di infrangere tutti i canoni dell’arte del suo tempo, umanizzando la religione e scegliendo come soggetti dei suoi dipinti criminali, accattoni e prostitute.
Il film di Michele Placido è fatto di luce ed ombra, i due elementi che caratterizzano le opere di Caravaggio, il maestro della luce.
Un film che merita di essere visto per fare un tuffo nell’arte e nell’umanità di uno dei maggiori esponenti della storia dell’arte italiana.

La bellezza del film "L'ombra di Caravaggio" diretto da Michele Placido, un tuffo nella vita del "maestro della luce"

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