Profondo Rosso: Il miglio verde del contribuente italiano 1^ parte

Tutti sono d’accordo nel definire il nostro sistema tributario troppo oneroso. Paghiamo più di quanto dovremmo … ma non appena qualcuno osa chiedere di rimuovere le cause che non consentono al contribuente di pagare, tutti, dopo essersi auto-proclamati contribuenti DOP, chiedono a gran voce che il contribuente italiano ingabbiato in una spirale di procedure esecutive e di merito dalla quale non potrà mai essere estratto vivo e vitale ma solo agonizzante, percorra il miglio verde che lo separa dalla morte per eccessivo carico fiscale.
LAVORATORI DIPENDENTI: pagano quanto preteso dal fisco mese per mese. Solo se hanno altre fonti di reddito non occultabili da dichiarare saranno tenuti a pagare l’eventuale differenza IRPEF dovuta. Di solito, lo dicono le statistiche, pagano tempestivamente … ergo, non pagheranno sanzioni. Eppure molti di essi arrotondano lo stipendio con lezioni private, consulenze, perizie, visite etc. rigorosamente in nero. Ma la loro coscienza fiscale non è turbata: sanno di aver pagato troppe imposte e sono convinti che celare qualche “guadagno extra” sia un diritto, anzi sono certi che sia un dovere recuperare le somme pagate in eccesso. Anche i lavoratori dipendenti vanno annoverati fra i potenziali EVASORI FISCALI. Non dovrebbe essere consentito loro di autoproclamarsi gli unici contribuenti impossibilitati ad evadere e costretti a pagare sino all’ultimo centesimo dovuto.
PICCOLI IMPRENDITORI: una categoria spuria di lavoratori autonomi nella quale, oltre agli artigiani ed ai commercianti, affluiscono liberi professionisti, giornalisti indipendenti, vittime della partite i.v.a. I commercianti e gli artigiani che, per svolgere il loro lavoro, debbono avere un punto vendita, un registratore di cassa, un pos; dunque, dovranno, avvalendosi di un commercialista, dichiarare i ricavi conseguiti, i costi sostenuti, il reddito imponibile e le imposte dovute. Dalla chiusura dell’anno fiscale al momento della Dichiarazione dei Redditi passa del tempo e può capitare, e capita frequentemente, che il contribuente non sia in grado di pagare le imposte dovute.
Le cause sono molteplici: Pagamento di spese impreviste ed imprevedibili (per bollette pazze, impennate dei costi sostenuti per acquisto di beni e servizi, spese per far fronte ad incidenti, malattie, lutti, per pagare spese legali per cause proditoriamente perse da chi avrebbe dovuto tutelarli ed assisterli. Mancato incasso di ricavi (molte piccole imprese stanno in perenne apnea finanziaria perché la loro storica clientela che per anni ha consentito loro di sbarcare il lunario non può e non deve essere aggredita da procedure esecutive che le condannerebbero ad estenuanti e costose procedure esecutive o al fallimento nel quale gli stessi creditori potrebbero essere coinvolti e travolti.
Seiano, 30 luglio 2023.

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