Amalfi: riprende la pubblicazione de”La Voce del Pastore”, lo storico periodico della comunità ecclesiale

Lo ha annunciato stamattina il parroco di Amalfi, Don Antonio Porpora, durante la messa pontificale delle 10.30, poco prima del rito della manna: lo storico periodico della comunità ecclesiale di Amalfi, “La Voce del Pastore”, tornerà ad essere pubblicato, dopo uno stop di numerosi anni.

la voce del pastore, storico periodico di Amalfi, torna ad essere pubblicato

Queste le parole del parroco: “Questa mattina, al termine della S. Messa Pontificale della Solennità di Tutti i Santi, ho annunziato la ripresa della pubblicazione del ‘BOLLETTINO’. Sto raccogliendo la documentazione per chiedere la registrazione del nuovo periodico presso il Registro Stampa del Tribunale di Salerno e, se tutto andrà bene, vorrei procedere alla pubblicazione del primo numero per l’inizio del 2024, 65 anni dopo la pubblicazione del primo numero de ‘La Voce del Pastore’ stampato come quarta pagina del foglietto ‘La Domenica’ nel marzo del 1959 e divenuto poi un giornalino vero e proprio nel 1971. Il periodico avrà scadenza bimestrale.
Avevo promesso la ripresa della pubblicazione proprio sette anni fa in questo giorno, all’inizio del ministero parrocchiale, ma ostacoli di ordine giuridico, burocratico e anche economico….nonchè pandemico hanno ritardato la realizzazione della promessa. Alla fine , vista l’impossibilità di dimostrare la proprietà del giornale e avendo colto soprattutto negli amalfitani che vivono fuori il desiderio di ristabilire questo ponte con la comunità cristiana di origine, ho deciso di crearne uno nuovo che continuerà idealmente quello precedente creato da don Andrea ma presenterà delle novità, probabilmente a cominciare dal titolo, perché esprima in maniera più appropriata le istanze della Chiesa di questo tempo. Mentre si completerà la pratica di registrazione, sarà necessario nel frattempo provvedere al rinnovo dell’indirizzario, sia degli amalfitani residenti in Amalfi sia di quelli residenti in altre parti d’Italia e all’estero, anche per avere un’idea della tiratura. A breve saranno date indicazioni su come procedere per provvedere l’indirizzo la cui comunicazione sarà la condizione per ricevere il nuovo Bollettino. Sto procedendo anche a dare vita allo staff redazionale che, nella sua composizione, vorrà essere un segnale di proiezione verso il futuro. Ovviamente quest’ impresa avrà un costo e potrà avere una continuità solo se la Parrocchia riuscirà a sostenerlo con le entrate di cui gode : per questo spero – come si usava in passato – che i lettori siano generosi nel sostenerlo.
E’ vero che viviamo nell’era digitale ma sono del parere che la carta, per svariati motivi, non potrà mai sostituire il digitale.
Invito tutti coloro che vorranno cimentarsi nell’ arricchire il giornale con i loro articoli ad ‘affilare le penne’ perché possiamo tornare a lasciare alle future generazioni una memoria valida ed esauriente della vita ecclesiale amalfitana”.

Soddisfazione espressa immediatamente sui social da parte di tanti amalfitani, in particolare quelli che vivono fuori dalla cittadina; il periodico era un giornalino sul quale si parlava delle manifestazioni, dei problemi sociali e c’era un’intera sezione dedicata a nascite, matrimoni e necrologi.

La scrittura, intesa come possibilità di porre pensieri in un codice comprensibile per chiunque conosca la lingua di riferimento, è una delle conquiste più importanti dell’umanità. Grazie a lei è possibile trasmettere conoscenza, informazioni, pensieri e sensazioni.

Ammettiamolo: ogni volta che pensiamo alla scrittura la prima immagine che ci viene in mente è quella del foglio e della penna, e far rinascere un giornale che ha segnato la vita di tante persone, che ha fatto crescere intere generazioni, non rappresenta un tuffo nel passato, non è nostalgia, è una proiezione verso il futuro; nell’era digitale, le notizie in tempo reale vengono lette e subito dimenticate, mentre avere un giornale tra le mani costituisce un’arma vincente per una profonda riflessione sulla vita di una comunità.

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