“NON TOCCATE MIO FIGLIO”, E SI BARRICA IN CASA. BIMBO STRAPPATO DALLA MADRE E PORTATO IN UNA CASA FAMIGLIA

L’epilogo più triste e drammatico di una complessa vicenda giudiziaria si è consumato nel pomeriggio di oggi a Lacco Ameno. Il piccolo Nicolas, di appena 8 anni, è stato sottratto alla madre ed affidato ad una casa famiglia. È stato ‘preso’ alla presenza delle Forze dell’Ordine e Vigili del Fuoco, il bambino di Lacco Ameno nell’isola d’Ischia Ischia. Presente anche il sindaco del comune di Lacco Ameno, Giacomo Pascale.Un epilogo quasi scontato dopo che nella giornata di ieri la Corte d’Appello aveva giudicato inammissibile il ricorso presentato dai legali della madre del bambino, Girolamo Andrea Coffari e Clotilde Di Meglio con l’ultima parola tornata così al Tribunale che si è pronunciato nella tarda mattinata di oggi ripristinando il vecchio provvedimento che era stato stoppato proprio in virtù del pronunciamento iniziale della Corte d’Appello. Nella zona della 167 sono immediatamente giunte in forza le autorità e la società civile, con la polizia, vigili del fuoco un’ambulanza e gli assistenti sociali a cui il piccolo doveva essere consegnato. La madre di Nicolas si è barricata in casa rifiutandosi di aprire la porta alle forze dell’ordine. Non sono mancati momenti di tensione, con diversi cittadini che – grazie anche al tam tam dell’amplificazione della notizia tramite i social – si sono portati presso la palazzina dove alloggiava la donna per manifestare la propria solidarietà. Alla fine i vigili del fuoco hanno forzato la porta d’ingresso ed il bambino è stato portato via: una scena straziante, tra le lacrime della mamma e il senso di stupore, commozione ed incredulità che accomunava i presenti.
Si chiude nel modo più doloroso–anche se va detto chela madre può ancora giocarsi la carta del ricorso in Cassazione, che certo sarà una strada seguita dai legali–una vicenda nata alcuni anni fa.  Il minore, all’epoca manifestava paura e disagio nell’incontrare il padre anche in incontri protetti. L’uomo era stato querelato per molestie e violenza sul bambino ma il procedimento era giunto ad una archiviazione. Poi una spirale di eventi che hanno portato alla sottrazione del piccolo alla mamma ed all’affidamento ad una casa famiglia.

Generico novembre 2023

La vicenda giudiziaria

Oggi era fissata l’udienza al Tribunale di Napoli per decidere del prelevamento e collocamento del minore in casa famiglia. La madre, che aveva presentato denuncia per molestie sul bambino da parte del padre biologico, procedimento archiviato, era stata considerata dai servizi sociali‘alienante’ e ostativa alla bigenitorialità. Il piccolo aveva timore e rifiutava di vedere il padre, manifestando forti malesseri anche durante gli incontri protetti. La mamma di Ischia attraverso il legale Girolamo Andrea Coffari aveva presentato ricorso al provvedimento, respinto dopo che circa un mese fa era stata invece accolta la sospensiva. Ne era nato un grande movimento di sensibilizzazione e vicinanza alla mamma dalla società civile e dal mondo dei centri antiviolenza, nonchè dalle psicologhe del Protocollo Napoli. Un capannello di cittadini, di mamme, di familiari si è riunito sotto la casa del bambino, tra i pianti e le urla disperate del piccolo e le grida di aiuto della mamma che chiedeva aiuto dalle finestre facendo anche un appello alla stampa a diffondere il suo strazio: «Stanno sfondando, correte, correte. Chiamate un medico». l bambino soffre anche di una patologia e ha gridato con tutte le sue forze. L’avvocato Girolamo Andrea Coffari  ha provato ad entrare nel fulcro dell’ordinanza 9691/2022,  ricordando che ‘prendere con la forza un bambino che rifiuta di vedere il padre per ripristinare la bigenitorialità e strapparlo alla madre significa essere fuori dallo stato di diritto’. Giacomo Pascale da primo cittadino a cui la famiglia del piccolo si era appellata ha trattenuto a stento le lacrime: «Non ci sono parole. È il giorno più triste per me da quando sono sindaco, immagini che rimarranno indelebili nella mia mente: vedere un bimbo strappato dalle braccia della madre. Hanno forzato la porta di ingresso, hanno eseguito il provvedimento emesso dalla magistratura. Non ricordo nemmeno i peggiori delinquenti presi con tale forza. È solo un bambino di 8 anni che resterà traumatizzato». Pascale è stato sempre in prima linea sul caso del piccolo strappato oggi dalla mamma, considerata ostativa, e collocato in casa famiglia. La modalità forzosa dopo ore di ‘assedio’con i vigili del fuoco che hanno sfondato il portone di casa. «Non c’è stata collaborazione da parte della mamma e non si è potuto procedere in modo diverso, meno traumatizzante- ha spiegato Pascale- Abbiamo provato tutto il pomeriggio io, il vice questore, Ciro Re, gli assistenti sociali anche con la possibilità di collegarci con il giudice. È una sconfitta per tutti».

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