Pompei si riscatta: Scavi e Ricerche in Corso – 4° Workshop Internazionale 16 luglio 2024 – l’evento che riporta la capitale dell’archeologia al centro dell’attenzione internazionale di studiosi e ricercatori, sottraendola per un giorno all’overtourism.

Per il quarto anno consecutivo a Pompei si rinnova l’importante appuntamento col Workshop Internazionale che accende i riflettori sulle ricerche in corso, facendo rete tra istituzioni ed università straniere e italiane.

Dopo il recente e sconcertante annuncio, dell’ennesimo “record” di 30mila ingressi giornalieri a Pompei nelle stesse ore dello sfregio del “graffito” di Ercolano, finalmente una notizia che riporta questo gioiello del nostro patrimonio culturale, da mero bene di consumo al suo meritato ruolo di Gotha dell’archeologia internazionale, sottraendolo ai dannosi record dell’overtourism.

Martedì 16 luglio, presso l’Auditorium degli Scavi di Pompei dalle 9.30 alle 18.00, avrà luogo questo imperdibile evento, che aggiornerà sulle campagne di scavo, addetti ai lavori, studiosi, studenti e cultori di archeologia.

Il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel ha spiegato che Pompei è il nostro grande living lab dello scavo, della ricerca e del restauro e quindi questo workshop annuale rappresenta uno spaccato eccezionale per Pompei, luogo propulsivo e centrale nel settore dell’archeologia a livello globale, vera e propria capitale dell’archeologia dall’inizio dei primi scavi nel 1748.

Generico luglio 2024

Generico luglio 2024

L’elenco delle università e degli istituti che hanno messo in campo campagne di studi nei diversi siti di Pompei è davvero lungo: l’Università Federico II di Napoli, l’Austrian Archaeological Institute, Tulane university, Austrian Academy of Sciences, l’IMT Lucca, l’Università di Pisa, l’Université Côte d’Azur Nice, l’University of Valencia, l’Università L’orientale di Napoli, il Freie Universitat Berlin, l’University of Texas at Austin, l’Università degli Studi di Genova, l’Università degli Studi di Torino, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli, l’Institutum Romanum Finlandiae, l’Università di Bologna, l’Università la Sapienza di Roma.

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