Campania: dal 1° settembre il Cin diventa obbligatorio per le strutture ricettive: ecco tutto quello che c’è da sapere

Campania: dal 1° settembre il Cin diventa obbligatorio per le strutture ricettive: ecco tutto quello che c’è da sapere
Il Codice Identificativo Nazionale (Cin) diventa obbligatorio per tutte le strutture ricettive in Campania a partire dal 1° settembre, in conformità con le normative nazionali e l’accordo con il Ministero del Turismo.

Agostino Ingenito, presidente dell’Abbac, ha sottolineato che l’introduzione del Cin, attraverso l’inserimento in una banca dati nazionale, rappresenta un passo decisivo verso la legalità nel settore, che già prevede l’obbligo del Codice Unico Regionale (Cusr) e l’adeguamento alle direttive europee.

Ingenito ha evidenziato la necessità di una rapida azione da parte dei Comuni per l’assegnazione dei codici Cusr, che dovranno essere trasformati in Cin entro 60 giorni dalla pubblicazione ufficiale. Recentemente, l’Abbac ha richiesto alla Regione di inviare una circolare ai SUAP comunali per accelerare questo processo, poiché molti enti locali, inclusa Napoli, sono in ritardo a causa dell’elevato numero di pratiche legate alle locazioni brevi.
La Regione Campania ha confermato la sua adesione alla banca dati nazionale, sottolineando che il Cin è essenziale per garantire la legalità delle strutture ricettive e proteggere gli operatori regolari e i consumatori dalle pratiche abusive.
Dal momento della pubblicazione dell’avviso, i gestori delle strutture avranno 60 giorni per accedere alla piattaforma nazionale e richiedere il Cin, utilizzando le credenziali Spid o Cie. Il Ministero del Turismo fornirà indicazioni dettagliate su come procedere. È fondamentale che i richiedenti associano il proprio codice fiscale o partita IVA al Cin e che presentino tutti i dati richiesti.
Il servizio mira a mantenere aggiornati e verificati i dati delle strutture ricettive e delle locazioni brevi, in linea con le normative vigenti. I gestori potranno accedere alla piattaforma regionale per inserire il proprio Cusr e completare eventuali informazioni mancanti. La Regione intende semplificare l’applicazione delle normative nazionali e garantire una concorrenza leale, sottolineando l’importanza della collaborazione tra amministrazioni locali e associazioni di settore per diffondere le informazioni necessarie e combattere l’irregolarità nel settore dell’ospitalità

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