Amalfi: Esaltazione della Croce alla Cappella del Crocifisso; la storia della chiesetta

La Cappella del Crocifisso è una chiesetta situata ad Amalfi, accanto all’ingresso del parcheggio in roccia Luna RossaAnni fa la cappella era in pessime condizioni, puntellata perché pericolante. Prima di questo deterioramento, un gruppo di fedeli si prendeva cura di essa, adornandola con fiori e lumini davanti all’immagine del Santissimo Crocifisso. Inoltre, questa cappella era un punto di sosta per la Via Crucis, che si svolge ogni anno la sera del Giovedì Santo, partendo dalla Collegiata di Atrani fino alla Cattedrale. Nel 2017, il 23 dicembre, alle 11.00  fu restituita ai fedeli nello stato attuale, restaurata grazie a generose donazioni, con una celebrazione officiata da Mons. Michele Fusco che, quando era parroco di Amalfi, si fece promotore dell’iniziativa di restauro.

Sulla facciata della cappella, nel timpano, èpresente un piccolo affresco raffigurante l’Assunzione di Maria Vergine al Cielo. Fino agli anni Sessanta, il nuovo Arcivescovo di Amalfi, nel prendere possesso dell’Arcidiocesi, vestiva in questa cappella gli abiti pontificali e si recava in processione verso la Cattedrale, accompagnato dai Canonici e dal popolo.

cappella del crocifisso, amalfi

Proprio qui, il 14 settembre, alle 9.00, si terrà l’Esaltazione della Croce.

L’Esaltazione della Santa Croce celebra il ritrovamento della Vera Croce, la croce sulla quale Gesù fu crocifisso, e la sua esaltazione come simbolo di salvezza per tutti i cristiani. Il termine “esaltazione” in questo contesto si riferisce all’atto di innalzare o elevare la croce, simbolo centrale della fede cristiana, riconoscendo così la vittoria di Cristo sulla morte e il peccato attraverso la sua crocifissione e resurrezione.

esaltazione croce amalfi

La festa ha origini antiche e si collega a due eventi storici:

Il ritrovamento della Vera Croce da parte di Sant’Elena: La tradizione racconta che Sant’Elena, madre dell’imperatore romano Costantino, durante un pellegrinaggio a Gerusalemme nel 326 d.C., trovò la croce su cui Cristo fu crocifisso. Dopo questo ritrovamento, l’imperatore Costantino costruì la Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, che fu consacrata il 13 settembre 335 d.C. Il giorno successivo, 14 settembre, la croce venne solennemente esaltata.

La restituzione della Croce a Gerusalemme: Nel 614 d.C., il re persiano Cosroe II saccheggiò Gerusalemme e portò via la croce. Nel 628, l’imperatore bizantino Eraclio riuscì a recuperarla e a riportarla a Gerusalemme. Secondo la leggenda, Eraclio portò personalmente la croce sulle sue spalle fino al Golgota, e solo quando spogliò i suoi abiti imperiali e si mise a piedi nudi, la croce divenne più leggera, permettendogli di completare il percorso.

Durante la liturgia dell’Esaltazione della Santa Croce, la croce è esposta in modo visibile  e i fedeli celebrano la croce come strumento di redenzione e simbolo del sacrificio di Cristo. Le letture e le preghiere del giorno sottolineano il significato salvifico della croce e invitano i fedeli a riflettere sul mistero della croce e della redenzione.

L’Esaltazione della Santa Croce è quindi un momento importante per i cristiani di riflessione e celebrazione, ricordando la croce non solo come uno strumento di sofferenza, ma anche come un simbolo di speranza, redenzione e vittoria spirituale.

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