7 modi per prendere posizione contro il cyberbullismo
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7 modi per prendere posizione contro il cyberbullismo

13 agosto 2022 | 11:53



Se nella vita reale il bullismo indica una situazione nella quale una persona è fisicamente vittima di ripetuti comportamenti aggressivi e violenti da parte di uno o più soggetti, nella società virtuale tale fenomeno si connota come cyberbullismo, con delle caratteristiche peculiari in quanto tutti quegli atti prevaricatori sono perpetrati attraverso l’utilizzo dei social media, delle chat e della rete Internet colpendo preferibilmente, di conseguenza, i ragazzi.

Caratteristiche salienti del cyberbullismo: quali sono? 

  • Anonimato del cyberbullo, in quanto non c’è un reale contatto fisico;
  • si estende ad un numero maggiore di persone, considerando che la rete consente contatti plurimi  in qualunque momento e con qualsiasi parte del mondo;
  • velocità con cui le informazioni vengono trasmesse in rete, per cui la persona ne rimane letteralmente invischiata,  dato che in pochissimi secondi, senza alcun filtro, viene diffuso qualsiasi messaggio, immagine, video, anche a contenuto sessuale;
  • queste dinamiche sono, in linea di massima, avviate o subite attraverso uno smartphone, croce e delizia della comunicazione interpersonale attuale;
  • il cyberbullismo assume anche forme particolarmente “crudeli” per la reputazione delle vittime, come ad esempio con la pratica del sexting, ovvero la diffusione sul web di contenuti audiovisivi a carattere sessuale;
  • utilizzo, da parte dei cyberbulli, anche di applicazioni di “dating”, cioè che favoriscono gli incontri casuali tra persone che non si conoscono, proponendole per il contatto in base a filtri che agiscono in funzione delle preferenze preimpostate dall’utilizzatore che può, ad esempio, delimitare il sesso, il range di età, la vicinanza. Tra le applicazioni più conosciute e diffuse vi sono Omegle che prevedono tutta una serie di possibilità per proteggere gli utilizzatori. Tra le criticità, che impongono comunque l’adozione di comportamenti improntati alla massima prudenza e “saggezza”, vi sono:
    • il fatto che gli account  possono essere costruiti ad arte per invogliare il contatto, inserendo fotografie e informazioni non veritiere: se ciò viene fatto per gioco o per agganciare” comunque un partner, poco male poiché tutto si risolve, nella peggiore ipotesi, in una perdita di tempo ;
    • se gli account “farlocchi” sono invece intenzionalmente creati in malafede dal cyberbullo per fini criminali, allora i problemi che si vanno a determinare possono essere gravissimi e pericolosissimi per l’incolumità fisica e mentale.

Come fronteggiare il cyberbullismo

Vediamo quali possono essere alcune modalità incisive per arginare questo inquietante fenomeno che, grazie alla tecnologia, ha purtroppo raffinato  il proprio modo di manifestarsi:

  1. innanzitutto, è necessaria un’educazione preventiva solida e approfondita che deve iniziare fin dalla più tenera età, considerando che lo smartphone viene messo in mano ai bambini insieme ai giocattoli;
  2. fate in modo che, già dalla prima infanzia, il bambino impari a prendere dimestichezza con il proprio modo di pensare e con quello degli altri, in modo da potersi immedesimare in loro e costruire relazioni equilibrate, comprensive e rispettose delle altrui sensibilità;
  3. portate attenzione ai segnali che i figli, gli alunni e gli adolescenti con cui avete frequentazioni lanciano, in quanto possono essere sintomi di un disagio causato dal cyberbullismo. In tal caso cercate di conquistare la fiducia dei soggetti per indurli a parlarne con voi al fine di aiutarli;
  4. sostenete moralmente e aiutate le “vittime” a diffidare con decisione il cyberbullo perché interrompa i propri comportamenti;
  5. richiedete l’oscuramento, la rimozione o il blocco dei contenuti diffusi per via telematica, che ritenete essere atti di cyberbullismo, inviando la richiesta al titolare del trattamento o al gestore del sito web o del social media dove sono pubblicati i contenuti, che hanno 48 ore di tempo per rispondere alla richiesta di eliminazione;
  6. informate il Questore, richiedete l’ammonimento del cyberbullo, sporgete denuncia/querela poiché  la condotta del cyberbullo può configurare i reati di ingiuria, diffamazione, minaccia, istigazione al suicidio o addirittura  omicidio preterintenzionale nel malaugurato caso che la vittima si tolga la vita;
  7. difendetevi con gli strumenti messi a disposizione dalle applicazioni:
  • bloccando i profili degli altri utenti con l’opzione “blocca profilo”;
  • adottando filtri per escludere direttamente i commenti per parole chiave con contenuto offensivo;
  • modificando le impostazioni in modo che solo le persone che conoscete possano inviarvi un messaggio diretto;
  • utilizzate le varie applicazioni (abbiamo citato Tinder e Happn) con criterio, consapevolezza ed estrema attenzione: non c’è bisogno di andare sul Dark Web per incontrare il male e i criminali poiché, nel bene e nel male, Internet è un luogo del possibile per tutti, anche per i Cyberbulli o peggio.