I finanziamenti alle aziende, i prestiti ai privati e alle famiglie hanno registrato un incremento significativo in Italia nel secondo semestre del 2020.
Il trend è ancor più favorevole se rapportato ai numeri degli altri paesi europei nel medesimo periodo. In Francia e Spagna si è verificata una crescita, seppure più contenuta rispetto alla situazione italiana.
Il trend è stato, invece, sfavorevole in Germania, in cui si è riscontrato un decremento legato sia alla diffidenza dovuta all’incertezza del periodo, sia alla mancata introduzione di flessibilità nelle condizioni applicate dalle banche, ad esempio in fase di istruttoria.
Secondo i dati comunicati ad agosto dalla Banca d’Italia:
Per far fronte all’emergenza Coronavirus, sono state adottate numerose misure straordinarie per contenere gli effetti sul sistema economico.
Tra le forme di sostegno alle imprese, hanno assunto particolare rilievo le misure per la liquidità.
I primi mesi di lockdown hanno fermato in Italia il mercato della compravendita immobiliare, un settore che si è trovato in forte difficoltà nella gestione delle visite e nei rogiti notarili avanti al Notaio.
Tuttavia, nei mesi di giugno e luglio, il mercato immobiliare è nuovamente ripartito, anche grazie alla previsione dell’Ecobonus al 110% per i lavori di efficientamento energetico.
Tale incentivo ha rilanciato, inoltre, il settore edile e delle costruzioni.
Lo scenario fin qui rappresentato si è ripetuto anche in rete: sono incrementate le domande degli utenti sui principali motori di ricerca. Le ricerche su internet hanno riguardato soprattutto la simulazione di calcolo della cessione del quinto INPDAP e la cessione del quinto per i pensionati, particolarmente rilevanti rispetto al passato.
Il contributo più importante all’aumento dei prestiti è stato dato dal Temporary Framework, varato dalla Commissione Europea ai sensi del quadro europeo temporaneo sugli aiuti di Stato.
Tale strumento ha consentito agli stati membri di sostenere il tessuto economico nazionale nel contesto della pandemia da Covid-19, in deroga a quanto consentito dalla disciplina ordinaria sugli aiuti di Stato.
In particolare, il governo italiano ha potuto fare da garante alle imprese che hanno chiesto finanziamenti alle banche.
Inoltre, è stata snellita la procedura per la presentazione della richiesta agli istituti di credito. Quest’ultimi si sono dotati di firma digitale e la dematerializzazione della procedura di richiesta di finanziamento ha, infine, contribuito all’incremento delle richieste e delle connesse erogazioni.
Con un computer e un cellulare è, infatti, possibile contrarre un finanziamento restando comodamente seduti a casa.
Infine, la possibilità di interloquire direttamente da parte di banche e finanziarie con Enti e amministrazioni: nel caso delle cessioni del quinto, ha ridotto i tempi di erogazione rendendo tale strumento sempre più vantaggioso.
Le incognite del settore
L’effetto onda crescente delle operazioni di finanziamento, legato alle agevolazioni introdotte, potrebbe registrare un brutto arresto nel 2021.
La situazione rischia di naufragare con il termine del 31 dicembre: la fine dell’anno, infatti, coincide con la data di termine delle predette agevolazioni.
I timori riguardano, inoltre, il possibile ritorno a condizioni non flessibili e meno convenienti.
La liquidità ottenuta dalle imprese grazie al Temporary Framework è stata determinante per la ripresa dell’economia, consentendo l’ottenimento di quel flusso di circolante fondamentale per l’intero ciclo produttivo.
Tra i possibili rischi sul comparto, pesa il contenzioso che potrebbe registrarsi a marzo 2021 con il termine del blocco dei licenziamenti.
Ulteriore questione è la sentenza europea Lexitor, che ha incrementato l’importo delle spese da restituire in caso di rimborso anticipato del finanziamento.
In ogni caso, i Tribunali potrebbero dichiarare la sentenza Lexitor inapplicabile in Italia.
Forti riduzioni dei tassi per la cessione del quinto nel 2020
Il trend favorevole complessivo di richiesta e di erogazione dei prestiti personali sopra descritto, ha comportato un aumentato anche delle richieste e concessioni di cessione del quinto dello stipendio.
Il 2019 si è dimostrato un anno interessante per le condizioni e i tassi utilizzati per questo tipo di prestito, ma non si pensava di poter giungere a condizioni addirittura più floride per il 2020.
Le novità favorevoli nel settore hanno catturato l’attenzione degli interessati, bisognosi di supporto economico e desiderosi di cogliere le opportunità del finanziamento.
La novità più importante del 2020 ha riguardato i tassi di interesse applicati a tale strumento di prestito personale, sia per i prestiti dei dipendenti statali sia per i dipendenti pubblici.
Tali tassi sono considerati i più bassi di sempre. L’INPS, con la nota 13/2020, e il Ministero dell’Economia e delle finanze – Dipartimento del Tesoro, hanno comunicato i seguenti dati per il primo trimestre del corrente anno.
Per le cessioni del quinto fino a 15.000€:
Per le cessioni del quinto di importo superiore a 15.000€:
all’importo richiesto.