Quella di Telecom Italia è stata una storia davvero travagliata che ha visto la società coinvolta in più di uno scandalo e in diversi giochi politici. Lo stesso management, rivoluzionato più e più volte nel corso degli anni, ha sicuramente avuto un impatto importante su quelle che sarebbero state le sorti della società, che come ben sappiamo si è trovata ad un certo punto coinvolta in una crisi senza precedenti. Quel che è certo è che gli anni che hanno visto Tronchetti Provera alla presidenza di Telecom sono stati i migliori per l’azienda, nonostante non siano mancate le critiche e le contestazioni.
Partiamo però dall’inizio e vediamo in che modo l’imprenditore ha saputo, seppur entro certi limiti invalicabili, fare la differenza.
L’arrivo di Tronchetti Provera in Telecom Italia risale al 2001 e quella che trova è una realtà già fortemente provata. Nata infatti nel 1994 dalla fusione tra SIP ed alcune altre società del Gruppo Stet, Telecom è stata oggetto di un’importante opera di privatizzazione nel 1997, sotto il Governo Prodi. A partire da questo momento, la società ha visto un susseguirsi di figure imprenditoriali che ne hanno inevitabilmente tracciato il destino. L’acquisizione di Telecom da parte di Tronchetti Provera è avvenuta appunto nel 2001, quando l’imprenditore si è unito alla famiglia Benetton e a 2 delle allora più importanti banche italiane: Unicredit ed Intesa Sanpaolo. L’operazione è iniziata con l’acquisto, dalla Bell di Colaninno e Gnutti, del 23% della Olivetti. Poiché quest’ultima però controllava già il 55% di Telecom Italia, Tronchetti Provera ha potuto assumere il controllo della società di telecomunicazioni. Lo stesso anno, l’imprenditore è stato nominato Presidente della società: carica che ha rivestito fino al 2006.
Gli anni di Tronchetti Provera alla guida della Telecom sono stati sicuramente importanti per le sorti della società, nonostante come abbiamo accennato non siano mancate critiche. Non si può negare che l’imprenditore abbia fatto la differenza, alleggerendo di fatto la crisi dell’azienda. Certo, sarebbe stato pressoché impossibile far schizzare in positivo un bilancio che ormai da diversi anni veniva chiuso in negativo. Quello che ha fatto Tronchetti Provera però è stato decisamente importante, perché è stato proprio l’imprenditore a spingere per la fusione tra Telecom e TIM. Con questa mossa, l’altissimo debito della società di telecomunicazioni si è alleggerito e si è potuto continuare a pensare ad un business che in futuro avrebbe regalato delle belle soddisfazioni. Che la vicenda Tronchetti TIM abbia cambiato le sorti dell’azienda Telecom dunque è indiscutibile.
Tronchetti Provera ha scelto di dare le proprie dimissioni nel 2006, cogliendo tutti un po’ di sorpresa perché questa è stata una mossa che in pochi si potevano aspettare. Sulle motivazioni che hanno spinto l’imprenditore a compiere un tale passo si potrebbe discutere a lungo ma quello che basta sapere, in questa sede, è che la politica ha avuto un ruolo determinante.