Scopri come Gustavo Petro vuole eliminare l’evasione fiscale in Colombia e come le criptovalute stanno sempre di più assumendo importanza anche in ambito politico.
Monete digitali: anche la Colombia ne farà uso per combattere l’evasione fiscale
Cosa hanno in comune l’evasione fiscale e le criptovalute? Apparentemente, niente, ma l’evoluzione e gli sviluppi delle crypto negli ultimi anni ci lascia pensare che le vedremo sempre più utilizzare per diversi scopi. Non a caso si moltiplicano gli utilizzatori dei bot di criptovalute, che permettono di ottenere monete digitali in modo semplice e veloce.
In Colombia, per esempio, il Presidente Gustavo Petro sta pensando di creare una CBDC (Central Bank Digital Currency) o una moneta digitale nazionale con lo scopo di abbattere le attività illegali e per prevenire l’evasione fiscale, che al momento rappresenta circa l’8% del PIL.
Inoltre, la moneta digitale servirebbe anche a rendere più facili le transazioni “virtuali”, evitando quelle in contanti. Non sarebbe più utilizzata alcuna moneta fisica, quindi, nemmeno il peso colombiano.
Vediamo nel dettaglio cosa cambierebbe con l’introduzione di una criptovaluta.
Criptovaluta in Colombia: la nuova era delle transazioni virtuali
Quella in Colombia, se verrà davvero introdotta la moneta digitale, sarà l’era delle transazioni virtuali.
Il Governo di Gustavo Petro sembrerebbe essere impegnato a inserire delle entrate aggiuntive, programmando una nuova politica monetaria.
L’introduzione della moneta digitale, come abbiamo detto, eliminerebbe le transazioni in contanti, che sono più difficili da tracciare e quindi permettono di effettuare delle vendite senza registrarle, evadendo l’Iva o l’imposta sul reddito.
Una criptovaluta, invece, sarebbe sempre tracciabile ed eviterebbe qualsiasi forma di evasione fiscale.
Al momento non si sa se il Presidente è più propenso a una CBDC o a una moneta digitale assicurata da asset. Qualunque sia la scelta, di sicuro apporterà una rivoluzione al momento senza precedenti.
Rivoluzione monetaria colombiana: sì a crypto e Bitcoin
Che il Presidente Gustavo Petro, entrato in carica il 7 agosto 2022, sia favorevole alle crypto e alle Blockchain non è una novità. Già in passato era intervenuto sull’argomento mostrando grande entusiasmo.
È infatti del 2017 il suo tweet in cui affermava che le BTC o comunque le crypto sarebbero potute intervenire con grandi risultati nella restituzione del potere al popolo, togliendolo sia alle banche e sia al governo.
A soli pochi giorni dalla sua elezione, Gustavo Petro vuole subito dimostrare la sua coerenza al popolo che lo ha eletto, aprendo degli scenari di cui, se attuati, sentiremo parlare molto.
Tra l’altro, quella di Petro potrebbe rappresentare una “prova generale” la quale, se darà i risultati sperati, potrà essere ripresa a breve in molti altri Stati. I bot di criptovalute, tra l’altro, oggigiorno permettono di ottenere monete digitali in modo molto semplice, per cui tutti possiamo prepararci a questo grande passaggio.
Il momento favorevole del Blockchain
Ultimamente, poi, tutto ciò che gira attorno alle criptovalute e alle blockchain sembra vivere un momento particolarmente favorevole.
È di pochi giorni la notizia che anche il colosso Google ha investito circa 1,5 miliardi in 4 società Blockchain.
Google però non è l’unico ad aver fiutato il momento propizio delle blockchain: altre società come Samsung, Alphabet o BlackRock, da qualche anno stanno investendo milioni di euro in società di criptovalute.
Per non parlare delle banche, i cui investimenti in tal senso sono aumentati più del doppio, negli ultimi anni, confermando quanto esse si stiano sempre di più aprendo a questo mondo che cambierà radicalmente il nostro modo di adoperare il denaro, anche perché molti utilizzatori di bot di criptovalute pressano sempre di più le banche per poterle impiegare anche con esse.