Il re della colazione italiana: tutto quello che devi sapere sul plumcake
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Il re della colazione italiana: tutto quello che devi sapere sul plumcake

17 novembre 2022 | 08:30



La colazione più amata dagli italiani è quella dolce, sebbene siano in molti a gradire anche la colazione salata in stile americano. I più tradizionali, però, amano bere il caffè, il cappuccino o un tè gustando un croissant, una fetta di torta o un dolce ripieno di crema, ricotta o marmellata.

Ma il re della colazione italiana, quella prelibatezza a cui nessuno riesce a resistere, è senza dubbio il plumcake, un dolce che fa della semplicità e della morbidezza il suo fiore all’occhiello.

Il plumcake è un dolce molto versatile e adatto ad essere consumato a colazione, a merenda, durante un break per ricaricare le energie o per riempire quel famoso buco allo stomaco che viene quando si ha fame, senza, però, sentirsi in colpa: questo dolce così irresistibile, infatti, è anche a basso contenuto calorico, dunque può essere consumato anche quando si segue un’alimentazione sana ed equilibrata o si è a dieta.

Ricetta del plumcake

Preparare in casa il plumcake non richiede molto tempo, la ricetta è semplice e la soddisfazione sarà tanta. Esistono molte versioni, ma per quella base servono pochi ingredienti che comunemente si trovano in casa, dunque si può preparare anche all’ultimo minuto, magari per servirlo come dolce a conclusione di una cena con amici: farina, uova, lievito, zucchero e burro, ma nella maggior parte delle versioni si trova anche lo yogurt. Lo yogurt serve a rendere ancora più soffice, gustoso e profumato il plumcake, un ingrediente genuino che arricchisce senza appesantire.

Dopo aver impastato insieme questi ingredienti, si versa il composto in un apposito stampo rettangolare per plumcake, si cuoce in forno in modalità statica e, dopo averlo fatto raffreddare, viene servito a fette. La sua consistenza rimane soffice anche per alcuni giorni, ma anche se si indurisce leggermente è perfetto per essere inzuppato nel latte oppure tostato e ricoperto di marmellata, miele o crema al cioccolato.

I più golosi possono aggiungere agli ingredienti classici anche delle gocce di cioccolato o del cacao, della frutta secca, un limone a fette, alcune spezie come la cannella o un liquore per dolci: le varianti del plumcake sono tante e per tutti i gusti, nessuno ne rimarrà insoddisfatto.

Plumcake: origini e rivisitazioni della ricetta

L’origine del plumcake risale addirittura al ‘700, quando venne inventato in Germania. I tedeschi gli diedero il nome di Pflaumenkuchen e solo alcuni anni dopo, quando la ricetta venne conosciuta nei Paesi anglosassoni, prese il nome di fruitcake.

Dopo questo nome ne vennero usati altri: inizialmente, in Inghilterra, il nome utilizzato erapoundcake, per permettere anche alle persone che non sapevano leggere né scrivere di memorizzare la ricetta e la quantità degli ingredienti. Un pound (in italiano conosciuta come libbra) corrisponde a circa 450 grammi e questa era l’unità di misura per ciascun ingrediente, per tutti uguale.

Da poundcake si passò al nome che si usa tutt’ora, ossia plumcake, il cui significato è torta alle prugne. La ricetta originale inglese, infatti, prevedeva l’aggiunta delle prugne secche fra gli ingredienti base del dolce, ma siccome non erano gradite a molti, si scelse di sostituirle con uvetta e frutta candita. Quando la ricetta arrivò in mano agli italiani, però, loro preferirono rielaborarla ed eliminarono del tutto le prugne dagli ingredienti principali.

In Francia, invece, il nome associato alla ricetta del plumcake era gateaux quatre-quarts, cioè “torta quattro quarti”, proprio per indicare che le dosi degli ingredienti che servivano alla preparazione erano un quarto di chilo per ognuno.

Ma questa ricetta in Francia non durò a lungo e negli anni vennero diminuite le dosi di zucchero e burro, per rendere il dolce più leggero e digeribile. Aumentarono, però, il numero di uova utilizzate, per ammorbidire l’impasto.

Esistono anche delle teorie e leggende attorno alle origini del plumcake e alcune raccontano che la prima versione della ricetta era stata scritta per la preparazione di un piatto salato a base di carne: questa carne veniva cotta nel vino e aromatizzata con prugne e spezie.

Plumcake: versioni dolci e salate

Le versioni dolci del plumcake sono moltissime, tutte molto gustose e facili da preparare in casa. C’è chi ama il plumcake al cioccolato, chi quello al cocco, chi quello alla banana, alle mele, alle nocciole, il plumcake variegato al cioccolato o marmorizzato. Si può spaziare davvero con la fantasia e utilizzare la frutta o gli ingredienti che si hanno in casa: il risultato sarà molto apprezzato e farà gola a grandi e piccini.

Chi è più attento alla linea ma non vuole rinunciare al gusto, può preparare il plumcake integrale, con pochissime calorie e ricco di fibre. Basta sostituire farina e zucchero con i loro corrispettivi integrali e il risultato sarà altrettanto soffice e gustoso.

E non poteva mancare la versione salata del plumcake,perfetta per un pranzo fresco, una cena leggera, un aperitivo o uno spuntino da pic-nic. Il plumcake salato si preparata con farina, uova, burro, lievito e sale e si farcisce come più si preferisce, scegliendo fra salumi, formaggi vari, verdure di stagione e uova sode.

Il re della colazione italiana: tutto quello che devi sapere sul plumcake