Qualche anno fa quando si parlava di investimenti in tantissimi pensavano agli investimenti in oro. In effetti per anni si è trattato di uno dei principali acquisti di chi decideva di darsi alla Borsa e al trading essendo di certo il più solido e sicuro. I tempi tuttavia sono cambiati e con essi anche il business, gli interessi della gente e i prodotti finanziari redditizi.
La diversificazione dei settori di investimento non vuol dire, comunque, che l’oro non sia ancora un prodotto valido per i trader, anche se oggi c’è chi lo mette in dubbio. I pareri anche degli esperti di Borsa e di trading sono molto discordanti su quanto oggi sia vantaggioso investire in oro, è possibile, diciamo, sostenere che vi siano due “partiti”, inteso come due posizioni opposte sull’argomento.
Prima di valutare se sia effettivamente vantaggioso investire in questo bene di rifugio è bene capire che cosa vuol dire investire in oro.
Cosa significa investire in oro?
“Investire in oro” può voler dire tante cose. Fino a qualche tempo fa si intendeva comprare fisicamente il materiale che normalmente veniva commercializzato da banche o aziende del settore in forma di lingotto o di monete d’oro. È chiaro che la conservazione in questi termini del materiale era a dir poco scomoda e soprattutto pericolosa.
Al giorno d’oggi quando si parla di investimenti in oro si intende nella maggior parte dei casi, stando alle informazioni riportate qui, acquistare CFD sull’oro, ETF sull’oro o al massimo azioni di aziende che hanno a che vedere con questo metallo (ad esempio le società minerarie).
In sostanza, quindi, chi decide oggi di puntare sull’oro per far fruttare i suoi investimenti lo fa normalmente scegliendo innanzitutto un broker di forex che tratti questo tipo di metallo. Non tutti i broker lo trattano, ma ce ne sono diversi. Per questo genere d’investimenti, ma anche per gli altri è importante valutare bene a chi ci si affida per l’acquisto. Non perché l’oro non sia di fatto in ogni caso il bene di rifugio che si spera, ma per avere le garanzie di pagamento da parte del broker e per far sì che tutto sia regolare.
Forex o trading?
Quando si parla di investimento in questo tipo di bene di rifugio è importante sottolineare che non si parla tanto di trading quanto di forex. L’oro, infatti, vale la pena solo se è un investimento fatto sul lungo periodo.
Gli investimenti più “mordi e fuggi”, come si dice, sono più cosa da trading, ma non rendono moltissimo nel caso del metallo giallo. In generale, anche alla luce di questo, possiamo dire che normalmente chi investe in oro lo fa per diversificare i propri investimenti, scegliendo un prodotto che di solito è piuttosto stabile e che non richiede grosse cifre.
Conviene investire in oro oggi?
Con una situazione sanitaria difficoltosa come quella di oggi, è chiaro che ci si aspetta nell’immediato anche una crisi economica di indefinita entità. Qualcuno potrebbe suggerire che gli investimenti in oro proprio per questo siano i migliori, ma di fatto, la storia ci insegna che non è affatto così.
Sotto il punto di vista degli investimenti, infatti, questi periodi delicati sono quelli durante i quali restare all’interno dei mercati azionari, specie di determinati settori. Abbandonare in tempi di crisi la propria diversificazione, per comprare il “bene di rifugio” non è certo profittevole perché farebbe perdere, secondo gli esperti, la possibilità di grandi guadagni.
Con quanto detto non si intende ovviamente dire che non valga la pena oggi investire in oro, ma semplicemente che non è il caso di abbandonare i propri investimenti per puntare solo ed esclusivamente su di esso.
Il prezzo dell’oro per il 2020 non pare subirà comunque grandi cali perché tutti stanno oggi comprando oro. D’altra parte non vi sarà comunque neanche una grande crescita, sia per i problemi che ci si ritroverà ad affrontare sul fronte nazionale, sia per quelli che interesseranno i maggiori Paesi al mondo.
Se non nell’oro, dove conviene investire?
Oggi come oggi ci sono settori economici nei quali probabilmente conviene investire di più rispetto al metallo giallo. In uno stato generale di emergenza, infatti, gli interessi nei vari Paesi sono cambiati e così le priorità. I comparti dove sicuramente conviene puntare sono quelli dove le persone spendono molto di più al giorno d’oggi a causa della psicosi da virus o comunque da permanenza a casa. È il caso, ad esempio, delle azioni delle aziende del settore farmaceutico, di quelle di servizi per la casa (nello specifico l’erogazione di luce, gas, acqua, internet) o dei social network.