Quali sono le origini del gelato?
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Quali sono le origini del gelato?

6 luglio 2023 | 18:58



Quali sono le origini del gelato?
Si sa, gli studenti di solito sono squattrinati, e per raggranellare qualche soldo, quando capita, si danno da fare con qualche lavoretto.
C’è chi invece cerca un’attività dove poter guadagnare di più: in questi casi è necessario preparare il proprio curriculum dello studente, da inviare all’azienda che offre lavoro.
Il curriculum dello studente è un importante strumento da utilizzare quando si cerca lavoro, non solo per descrivere la propria formazione scolastica.
Infatti questo documento offre anche la possibilità di descrivere le proprie esperienze extra- scuola, come ad esempio le attività di volontariato.

Quali sono le possibilità di lavoro per uno studente?

In Italia, che ha una lunga tradizione nell’arte della preparazione del gelato, lavorare in una gelateria non è difficile, dato il gran numero di negozi che producono e vendono gelati.
Vi siete mai chiesti quali siano le origini del gelato? Dove è iniziata la gelida avventura di questa buonissima preparazione alimentare, che oltre a deliziare il palato, è utile anche per la nostra salute? Scopriamolo insieme.

La storia del gelato parte dai fiocchi di neve

L’umanità è sempre stata attenta a ricercare soluzioni efficaci per conservare il cibo.
Sale, salamoie, spezie e zuccheri sono stati – e sono tuttora – solo alcuni dei modi per preservare il deterioramento delle derrate alimentari.
Anche prima dell’avvento dei frigoriferi, il freddo è stata una delle modalità più utilizzate per la conservazione degli alimenti.
Ghiaccio, ma soprattutto neve, sono serviti per lungo tempo non solo come conservanti, ma anche per raffreddare le bevande quando la temperatura ambientale saliva troppo.
Nel corso della storia dell’uomo, la produzione di ghiaccio è diventata via via sempre più importante, permettendo la nascita di un business di un certo rilievo.
Uno degli aspetti da considerare, per i produttori e venditori, era l’aspetto logistico: la difficoltà di reperire la neve, e di conservare neve e ghiaccio in modo che non si sciogliessero rapidamente.
Agli esordi di questo commercio, neve e ghiaccio erano considerati come “beni di lusso”, che potevano permettersi solo le persone con un alto livello di benessere; per esempio, la letteratura riporta come nel 1400 i cardinali avessero l’abitudine di raffreddare il vino nelle stagioni calde aggiungendovi del ghiaccio.
Nel corso dell’età moderna, l’uso diretto della neve come ingrediente per la preparazione delle prime granite, o come refrigerante per la preparazione di gelati e sorbetti, deliziosi dolci dalla storia antica e anche un po’ misteriosa, è diventato sempre più popolare.

La gelateria è un’arte italiana nota in tutto il mondo

La buona cucina è uno dei vanti del nostro Paese, e il gelato senza dubbio è uno delle preparazioni più note in tutto il mondo. Molte e pregiate gelaterie artigianali sono diffuse dalle Alpi fino all’isola di Lampedusa, e soprattutto nel Sud d’Italia.
Tra il 1500 e il 1600, nel corso del XVI secolo, i macelli pubblici, le pescherie e persino le case patrizie di molte città italiane si dotarono di piccole o grandi ghiacciaie per conservare meglio i blocchi di ghiaccio.
Le famiglie più nobili e ricche stimolavano in continuazioni i loro cuochi a creare nuove preparazioni alimentari.
Alla corte dei Medici, nel sontuoso banchetto per le nozze di Caterina con Enrico II di Francia, sulle tavole nuziali comparve per la prima volta il sorbetto, preparato da tale Ruggeri, cuoco fiorentino, che con la sua creazione riuscì a sorprendere e sbalordire tutti gli invitati.
La prima ricetta dove neve e ghiaccio non sono utilizzati direttamente nel sorbetto, ma si arriva alla preparazione dell’alimento attraverso il raffreddamento del composto, è del cuoco di Napoli Vincenzo Corrado, ed è datata 1778.
Questo è stato un passo molto importante che ha creato le condizioni per le prime rudimentali preparazioni di un vero e proprio gelato, che inizia a essere prodotto aggiungendo uova e latte alle tradizionali ricette del sorbetto.
Secondo gli studiosi, l’invenzione del gelato sembra che si collochi tra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo.
Mentre si perfeziona la ricetta, gli sviluppi della tecnologia aiutano la preparazione del gelato, che compie alcuni decisivi passi avanti.
I contenitori di terracotta nei quali si poneva il composto da solidificare, a partire dal Settecento vennero progressivamente sostituiti con altri di stagno, in lamiera di ferro o rame.
Inoltre, l’invenzione della sorbettiera a manovella nel 1843 permette di facilitare la preparazione del sorbetto, arricchendola con molti nuovi ingredienti, come la crema e il cioccolato, e
decretando la nascita di un prodotto che possiamo paragonare al moderno gelato.
Il continuo sviluppo della tecnologia permise la fioritura dell’arte della gelateria e, la distribuzione del gelato, iniziata con le sorbetterie ambulanti di Napoli e della Sicilia si diffuse in tutte le città non solo d’Europa, ma anche del Nord America.