Donne in musica e letteratura in lotta per la parità di genere, concerto omaggio a Clara Kathleen Barnett
Vico Equense (NA) Domenica 24 novembre con inizio alle ore 19:00 presso la chiesa della Santissima Annunziata (ex cattedrale di Vico Equense) si terrà il concerto dedicato alla grande compositrice americana di origini inglesi Clara Kathleen Barnett, Rogers (1844 – 1931) performance del Quartetto d’Archi Paolo Rotondo, voce narrante prof.ssa Giovanna Peduto (Conservatorio di san Pietro a Majella di Napoli), l’evento organizzato dall’associazione Aequa 20 rientra in un’iniziativa che intende celebrare le “Donne in musica e letteratura in lotta per la parità di genere”, rassegna che si concluderà nella primavera del 2025 con una serie di appuntamenti dedicati alle grandi personalità femminili note e meno note che si sono particolarmente distinte in campo musicale e letterario. Il concerto di novembre prevede l’esecuzione in prima mondiale pubblica di un Quartetto d’archi, scritto a soli 14 anni a Lipsia da Clara Kathleen Barnett, verrà quindi eseguito di Arthur Sullivan (1842 -1900) Romance, per finire con il Quartetto d’Archi in mi bemolle maggiore di Fanny Mendelssohn (1805 – 1847). Clara Rogers è stata una compositrice, cantante e autrice di libri di pedagogia musicale di innegabile talento. Nata il 14 gennaio del 1844 a Cheltenham in Inghilterra, la sua fu una famiglia di musicisti: suo nonno Robert Lindley fu un apprezzato violoncellista, suo padre, John Barnett, compositore della celebre opera The Mountain Sylph, è ancor oggi considerato il “padre dell’opera inglese”, sua madre Eliza, un’ottima cantante infine suo cugino fu il compositore tedesco Giacomo Meyerbeer. Da subito Clara mostrò lei stessa talento cristallino per la composizione, dopo aver studiato in casa con i genitori e in seguito al trasferimento in Germania, infatti, già all’età di 13 anni divenne la più giovane studente mai ammessa al Conservatorio di Lipsia. In Germania ebbe modo di conoscere molte personalità note dell’universo musicale: studiò pianoforte con Moscheles e Plaidy, teoria con Papperitz e Richter, ensemble con David e Rietz e canto con Goetze, ma non la sua amatissima “composizione”, settore all’epoca precluso alle donne! Dopo essersi diplomata nel 1860 con il massimo dei voti, Clara continuò i suoi studi con Hans von Bülow intraprendendo in seguito la carriera di cantante. Debuttò a Torino nel 1863 nel ruolo di Isabella, nell’opera Roberto il Diavolo di Meyerbeer, con il nome d’arte di Clara Doria. In seguito si esibirà a Genova, Livorno, Firenze e Napoli, in Lucia di Lammermoor, in Maria di Rohan, in cui canta il ruolo della protagonista, in La Sonnambula, La Vestale e Rigoletto. A Napoli avrà modo di conoscere il violoncellista Paolo Rotondo che la farà conoscere al colto pubblico del San Carlo (Memories of a Musical Career, pag.341, Plimpton Press, 1932). Lasciata l’Italia si recherà prima a Londra, poi in America dove sarà protagonista di una straordinaria carriera. Clara è stata artista prolifica: ha composto quasi 100 canzoni per voce e ha scritto sei trattati sulla pedagogia del canto come The Philosophy of Singing (1893), e ancora Dreaming True (1899), My Voice and I (1910), Your Voice and You (1925) e Clearcut Speech in Song (1927). Scrive di lei la giornalista Gemma Pacella: “Clara Kathleen Rogers ha oltrepassato una serie di limiti che la cultura patriarcale dell’epoca ha provato a imporle.// Conoscere la sua esperienza mi ha aiutata, dunque, a consolidare un pensiero: come per la letteratura è stata a lungo preclusa alle donne la possibilità di firmare le loro opere, senza per questo impedire di crearle, così nel campo della musica risultava impensabile che una donna potesse comporre, generare testi e spartiti di note. Eppure, Clara Kathleen Rogers non si è limitata a eseguire con la voce le opere composte da uomini: si potrebbe, metaforicamente, dire che ha rotto il muro del suono, quel tabù, figlio di un sistema androcentrico, che poneva il logos, l’arte creativa dell’intelletto, come appannaggio esclusivo maschile, anche nel mondo musicale, dedicandosi all’arte che più la affascinava e imprimendo sulla scena mondiale la sua firma originale”.
A cura di Luigi De Rosa
Link di approfondimento: Gemma Pacella:https://vitaminevaganti.com/2024/06/01/rompere-il-muro-del-suono-clara-kathleen-barnett-rogers/
Clara Kathleen Barnett Rogers (January 14, 1844 – March 8, 1931)