Dall’11 al 30 novembre 2024, al via la quinta edizione del programma di residenze di Marea Art Project con la ricerca legata al mare dell’artista Adelaide Cioni, proposta da Stefano Collicelli Cagol per Marea Art Project. Inoltre, in collaborazione con STARE – Associazione Italiana delle residenze artistiche e con Cantieri d’arte, il lavoro sui temi della ruralità e dell’abitare nelle aree interne con la ricerca dell’artista Luca Marcelli Pitzalis nell’ambito del progetto Rural Visions.
Praiano, Costiera amalfitana 11 novembre 2024
Marea Art Project, programma di residenze artistiche nato nel 2021 in Costiera amalfitana in dialogo con Stefano Collicelli Cagol, Direttore del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, e in collaborazione con Carol LeWitt, Presidente del Consiglio Direttivo Yale University Art Gallery, annuncia le residenze autunnali di novembre 2024. Dall’11 al 30 novembre, ospiterà Adelaide Cioni e, nell’ambito del progetto Rural Visions, Luca Marcelli Pitzalis.
Su invito diretto del comitato scientifico di Marea Art Project composto da Imma Tralli, Roberto Pontecorvo e Stefano Collicelli Cagol, Adelaide Cioni (Bologna, 1976) sarà ospite a Casa L’Orto, la villa di proprietà della famiglia LeWitt a Praiano. La ricerca di Cioni si muove all’incrocio fra tessuto, pittura e performance, attraverso una pratica che prevede l’assenza di narrazione e l’approccio femminista. Durante la residenza in costiera amalfitana, l’artista lavorerà alla creazione di nuovi costumi per la realizzazione di un’opera performativa legata al mare, prendendo ispirazione da elementi connessi alla mitologia e all’archeologia del territorio.
«Da qualche anno, studio la ricorrenza di motivi decorativi astratti e di forme geometriche elementari nel corso dei millenni e nelle diverse aree geografiche. Sono almeno quarantamila anni che disegniamo griglie, cerchi, triangoli o semplici punti, ripetendoli uno accanto all’altro, dalle ossa della grotta di Aurignac alla cultura Kapa delle Hawaii, dalle tombe etrusche in Toscana agli oggetti etiopi del XIII secolo e alle federe Ikea del XXI secolo, per citare solo alcuni esempi. Tutto questo mi fa pensare a una sorta di vocabolario comune, un insieme di immagini condivise da tutta l’umanità e legate alla nostra tendenza all’astrazione. Per un’ex traduttrice come me, sono aspetti molto interessanti perché suggeriscono un senso di appartenenza tra esseri umani, al di là dei confini politici o delle barriere linguistiche, un senso di appartenenza che risiede in semplici astrazioni e che deriva dal corpo e dal nostro legame con la natura» – riferisce l’artista.
Durante la residenza a Praiano, Cioni lavorerà sul tema del mare come luogo del reale e della mente, come potenza inafferrabile, capace di generare quel senso terrifico del perdersi nell’immensità acquatica e pace amniotica, e di fronte al quale siamo inadeguati e vulnerabili, ma che al tempo stesso ci conduce lontanissimo, a dimensioni non umane.
«Il territorio della Costiera amalfitana è costellato di siti e mitologie che amplieranno il raggio della mia ricerca. La residenza con Marea sarà un’opportunità per esplorare questi due versanti e raccogliere materiali come suoni, tessuti, storie, sguardi e disegni. E poi c’è lo iodio» – conclude Cioni.
Nello stesso periodo, in collaborazione con Cantieri d’arte e STARE – Associazione italiana delle residenze artistiche, Marea Art Project ospiterà in residenza anche Luca Marcelli Pitzalis (Cagliari, 1995) nell’ambito di Rural Visions, il lavoro di ricerca sui temi della ruralità e dell’abitare nelle aree interne curato da Cantieri d’arte.
Partendo dall’indagine delle dinamiche contemporanee di iper-comunicazione e iper-esposizione del sé, Marcelli Pitzalis performa un’identità espansa dove finzione e autenticità, autobiografia e produzioni di altre autrici e autori coesistono. Durante la permanenza in costiera amalfitana, lavorerà al secondo capitolo di The Rehearsal, progetto in più atti performativi, dove l’intimo e il politico, l’individuale e il collettivo, l’arte e la vita, coesistono e offrono al pubblico uno spazio di crisi e vulnerabilità.
«In quanto soggetto estraneo e transitorio, assumerò il punto di vista del viandante, figura archetipica la cui natura si realizza proprio nella sua transitorietà, nelle persone e nei luoghi da cui viene trasformato, e che a sua volta trasforma con il suo passaggio. Terrò un diario personale accordandomi alla forma diaristica propria della letteratura di viaggio, adottata dalle numerose artiste e artisti che nei secoli hanno scelto la Costiera come dimora temporanea durante i loro viaggi» – dichiara l’artista.
Rural Visions è curato da Cantieri d’arte e promosso da Arci Viterbo in collaborazione con la Riserva Naturale Regionale Selva del Lamone, il Comune di Farnese, STARE Ets, BJCEM, e la Fondazione Pastificio Cerere e finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito dell’Avviso Pubblico Lazio Contemporaneo.
Durante le residenze, Marea Art Project organizzerà proiezioni di film e incontri gratuiti e aperti al pubblico. Per aggiornamenti, consultare il sito https://mareartproject.com/
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Per maggiori info: info@mareartproject.com
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