La città di Amalfi sta per festeggiare la festa di Sant’Andrea Apostolo il 30 novembre.
La festa del 27 giugno vuole ricordare il miracolo attribuito a Sant’Andrea il 27 giugno del 1544 quando avrebbe salvato l’antica repubblica marinara dall’invasione della flotta del corsaro saraceno Ariadeno Barbarossa, scatenando una violenta tempesta.
Sicuramente la parte più emozionante della processione darà quella della famosa corsa per le scale della Cattedrale del busto argenteo del santo, portato a spalla da cittadini amalfitani.
La corsa nasce tra il 1945 ed il 1948. L’episodio viene raccontato il 27 giugno 1946. Tutto nacque con la disposizione di non far attraversare la spiaggia alla statua in processione per i crescenti scandali che si commettevano sulla spiaggia di Amalfi; questa decisione finì per scatenare i malumori della gente e in particolare dei pescatori che non si presentarono in cattedrale per portare in processione la statua del loro Patrono. La processione si tenne lo stesso garantita da altri portatori. All’altezza della scala che conduce alla marina si udirono grida con le quali alcuni chiedevano di deviare la statua verso la spiaggia. Ciò avvenne «forzatamente». Una disobbedienza che spinse l’arcivescovo dell’epoca Moscato a ritirarsi in cattedrale insieme con il clero lasciando che la processione proseguisse da sola. Ritornata la processione in piazza, la statua fu salita in fretta sino all’atrio, dove fu chiesto con schiamazzi e grida il suono delle campane (che era stato vietato) e la benedizione eucaristica. Da allora la “corsa si svolge due volte l’anno; gli unici momenti in cui non si è svolta sono stati ( a parte in un’occasione per rispetto di un giovane ragazzo di Amalfi vittima di un incidente mortale) i divieti del COVID.
Di seguito il programma dei festeggiamenti: