Amalfi: “Quanno nascette Ninno” storie e personaggi del Natale del sud 23 dicembre ore 17.00

Date Evento
Il 23 dicembre
Date Evento
Ingresso

Evento concluso

Amalfi: “Quanno nascette Ninno” storie e personaggi del Natale del sud 23 dicembre ore 17.00

Il Forum dei Giovani di Amalfi e l’Associazione Kaleidos, con il patrocinio del Comune di Amalfi presentano un percorso, tra i vicoli di Amalfi, in cui attraverso storie e personaggi si rivivrà il Natale del sud.

Il titolo dell’evento è “Quanno nascette Ninno”.

Appuntamento al 23 dicembre; due turni per compiere l’itinerario: alle 17.00 e alle 18.45.

Successivamente ci sarà una tombolata di beneficenza al Salone Morelli alle 20.15.

quanno nascette Ninno evento Amalfi 23 dicembre 2023

– Gentilissimi, con il Forum dei Giovani di Amalfi e l’associazione Kaleidos abbiamo pensato di proporre un’iniziativa culturale, denominata “Quanno nascette ninno: storie e personaggi del Natale al Sud” che avrà luogo sabato 23 Dicembre 2023, con partenza alle 17.00 e alle 18.45 dal Supportico Rua (Bar Lo Scugnizzo). A seguire, alle ore 20.15, sarà proposta una tombolata di beneficenza presso il Salone Morelli del palazzo Municipale. Saremmo lieti se l’evento potesse essere trasmesso e diffuso per garantire una ampia partecipazione dei nostri concittadini e dei tanti turisti.

“L’evento denominato “Quanno nascette ninno: storie e personaggi del Natale al Sud” ha l’obiettivo di far respirare ai cittadini ed ai turisti che in occasione delle festività invernali visitano la costiera, una genuina atmosfera natalizia, che si propone non solo di essere scrigno di antiche tradizioni del nostro territorio, ma anche di far riscoprire a ciascuno l’essenza e la vera bellezza del Natale, cui troppo spesso la società moderna tende ad attribuire un’accezione consumistica e commerciale, depauperandolo del suo profondo significato.

L’iniziativa prevede un percorso che, a partire dal Supportico Rua, si snoda per i vicoli della cittadina, percorrendo i quali saranno proposte alcune scene del presepe napoletano, nella felice ricorrenza dell’ottavo centenario della sua prima rappresentazione, realizzata dal Santo d’Assisi nel lontano 1223, quando ebbe la felice intuizione di rivivere a Greccio il momento della Natività di Gesù. Il percorso sarà animato da alcune rappresentazioni teatrali a cura delle associazioni culturali Kaleidos e Filodrammatica Amalfitana, che saranno ambientate in alcuni degli angoli più caratteristici dell’antica Repubblica Marinara, e si concluderà a Piazza Municipio dove sarà proposta presso il Salone Morelli di Palazzo San Benedetto una tombolata di beneficenza. La manifestazione sarà rallegrata dal suono ancestrale ed inconfondibile delle zampogne e delle ciaramelle, che intonando novene e pastorali, si propongono di riconsegnarci antichi ricordi di quella vita comunitaria dei vicoli, che accendeva una luce nel buio profondo della povertà contadina.

L’idea è nata dalla consapevolezza dell’importante funzione sociale che rivestono al giorno d’oggi le tradizioni locali, grazie alle quali è possibile non solo sviluppare un senso d’identità collettiva, ma anche rivitalizzare un sano e fecondo rapporto intergenerazionale, che possa trovare terreno fertile nel recupero e nella rivalorizzazione delle tradizioni, che assurgono ad emblema dell’universo di patrimonio materiale e immateriale che viene trasmesso da una generazione all’altra. Conoscere il passato e riscoprire le radici della propria città costituisce, infatti, una delle ragioni per non sentirsi estranei al luogo in cui si vive, creando un protagonismo finalizzato alla realizzazione di un responsabile ed attivo senso di cittadinanza.

Con questa iniziativa culturale ci proponiamo non solo di invitare e stimolare ciascuno ad essere nel suo piccolo custode attento delle antichissime tradizioni e della secolare storia di Amalfi ma, in occasione del Santo Natale, ci prefiggiamo anche di ricordare, riproporre e veicolare il significato autentico del presepio quale simbolo della pace universale, che ci invita a celebrare la vicinanza all’umanità di un Dio che, decidendo di nascere non nei fasti dell’apparenza ma nella povertà di una stalla, ci stimola a visitare “con solidarietà” il presepe vivente che è nel fratello bisognoso, in chi è solo e in chi è segnato dalla sofferenza.” –