f

Massa Lubrense, fine del mercato tutelato incontro con i cittadini

Date Evento
Il 22 febbraio
Dalle 17:00
Date Evento
Date Evento
Ingresso

Evento concluso

Massa Lubrense, fine del mercato tutelato incontro con i cittadini

Presso la Sala Consiliare del Comune di Massa Lubrense, giovedì 22 Febbraio alle ore 17 si terrà l’incontro con il Pierluigi D’Apuzzo, referente territoriale dell’Adiconsum Penisola Sorrentina per informare i consumatori sulle conseguenze relative alla fine del mercato tutelato, cosa cambia e come scegliere il fornitore di energia elettrica e gas più adeguato alle proprie esigenze. L’incontro informativo è promosso dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Massa Lubrense.

Gli organizzatori ricordano che per il gas – da gennaio 2024 – i clienti domestici non vulnerabili dovranno essere passati al mercato libero, scegliendo se restare con lo stesso fornitore (ma con offerta diversa) o rivolgersi ad altre aziende.

I clienti gas ancora in tutela hanno ricevuto, dal proprio venditore, una lettera con alcune possibili offerte e una descrizione delle scadenze. Naturalmente ogni cliente, vulnerabile o meno, può scegliere in ogni momento di entrare nel mercato libero. In nessun caso potrà esserci un’interruzione della fornitura.

Chi non è un cliente vulnerabile ha diverse opzioni. Può scegliere l’offerta proposta dal tuo venditore nella lettera che hai ricevuto; scegliere un’offerta qualsiasi dal mercato libero; non fare nulla. In questo caso, a partire da gennaio 2024, passerà automaticamente ad una fornitura con il medesimo venditore, con condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità (Placet), ad eccezione di una componente fissa annuale definita dal venditore.

È considerato cliente vulnerabile l’intestatario del contratto di fornitura che si trovi in una delle seguenti condizioni: Ha compiuto 75 anni; è percettore di un bonus sociale gas (per livello Isee); è soggetto con disabilità ai sensi dell’art. 3 della Legge 104/92; l’utenza è in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi.

Il venditore dovrebbe già conoscere la condizione se l’intestatario ha compiuto 75 anni o se è percettore di un bonus sociale gas. In caso di cliente del servizio di tutela gas, il venditore dovrebbe averlo scritto nella lettera che ha inviato, per cui non bisogna comunicare nulla. In questo caso, se non si sceglie nessuna offerta sul libero mercato si passa automaticamente nel servizio di tutela della vulnerabilità.

Per l’energia elettrica i tempi sono diversi: per clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica il mercato tutelato terminerà a partire da luglio 2024. Per accompagnare il passaggio al mercato libero dei clienti domestici non vulnerabili di energia elettrica, l’Autorità ha previsto un percorso graduale per dare la possibilità a ciascuno di scegliere l’offerta sul mercato libero più adatta alle proprie esigenze, assicurando al contempo la continuità della fornitura e adeguati obblighi informativi in capo ai venditori.

Se il cliente finale non sottoscrive un’offerta di mercato libero, a partire da luglio 2024, la fornitura passerà automaticamente, senza alcuna interruzione, al Servizio a Tutele Graduali (Stg); in tale Servizio le condizioni contrattuali ed economiche saranno definite da Arera anche sulla base degli esiti di procedure concorsuali.
I clienti domestici vulnerabili forniti nel servizio di maggior tutela continueranno ad essere serviti, anche successivamente al 1° luglio 2024, nel Servizio di Maggior Tutela.

Proprio per evitare di ritrovarsi all’ultimo momento a dover scegliere un’offerta del mercato libero e rischiare di non trovarne una conveniente, è bene iniziare fin da subito a confrontare le tariffe sul mercato sia per la luce sia per il gas, e valutare quale ci fa risparmiare in base ai nostri consumi.

I consigli per passare al mercato libero:

Individua il tuo interlocutore o la persona che ti sta chiamando
Un dettaglio importante da tenere a mente è che ogni operatore che ti contatta è sempre tenuto a “metterti a conoscenza del nome della società di vendita e dello scopo della chiamata”. Quando ricevi una chiamata a scopo commerciale, è tuo diritto richiedere che l’operatore fornisca immediatamente il nome dell’azienda e lo scopo della chiamata. È fondamentale prestare attenzione a questo aspetto e, nel caso in cui il call center non fornisca spontaneamente tali informazioni, hai il diritto di richiederle.

Non sei obbligato a concludere il contratto per telefono
Arera ricorda anche che non è possibile obbligare una persona a concludere un contratto al telefono; anzi, il Codice del Consumo prevede specifiche disposizioni in questi casi. Per i contratti conclusi per telefono, è necessaria “una conferma del consumatore, che deve essere espressa normalmente in forma scritta”. In altre parole, il consumatore deve confermare il contratto in modo esplicito, preferibilmente per iscritto. Qualsiasi altra modalità di conferma richiede comunque un “espresso consenso” da parte della persona che ha ricevuto la chiamata. Questo consenso deve essere conservato dalla società di vendita e reso disponibile al cliente. È quindi consigliabile chiedere esplicitamente se la chiamata viene registrata, poiché ciò può essere rilevante per garantire la trasparenza e la tutela dei diritti del consumatore.

Non lasciarti condizionare
È del tutto impossibile che una persona rimanga senza gas o energia elettrica in casa dopo il passaggio al mercato libero, a meno che non scelga deliberatamente di disattivare i contatori. Se un call center afferma che c’è un rischio di questo genere, sta diffondendo informazioni false. Non esiste alcun obbligo di passare a un contratto diverso, e l’unico cambiamento che si verificherà riguarderà la fine delle tutele di prezzo.

Non avere fretta
Non c’è mai fretta di concludere un contratto o accettare un’offerta. Questo un altro dei consigli della campagna di Arera e Antitrust. I consumatori hanno, infatti, il diritto di prendersi il tempo necessario per valutare tutte le informazioni e ponderare le decisioni importanti. È possibile chiedere all’operatore tutte le informazioni necessarie, anche più volte se necessario, al fine di avere una comprensione chiara delle condizioni dell’offerta. Inoltre, se si desidera riflettere con calma prima di prendere una decisione, è possibile concordare un altro appuntamento telefonico o richiedere di ricevere la documentazione scritta relativa all’offerta presentata. Questa pratica è una buona precauzione per assicurarsi di avere a disposizione tutti i dettagli necessari e di poter esaminare attentamente le condizioni dell’offerta prima di prendere una decisione impegnativa.

Attenzione alle voci del prezzo finale
Normalmente un’offerta telefonica o una pubblicità potrebbe non comunicare il prezzo finale in modo completo. Questo può accadere perché non tiene conto delle possibili variazioni nel tempo, come nel caso di prezzi variabili o offerte a durata limitata. Inoltre, alcune voci aggiuntive in bolletta potrebbero non essere considerate, contribuendo ad aumentare leggermente il prezzo finale. Fatevi inviare tutti i documenti relativi all’offerta per avere un quadro più chiaro e completo. Questi documenti dovrebbero includere tutti i dettagli, compresi eventuali costi aggiuntivi o condizioni che potrebbero influire sul prezzo finale. In questo modo, il consumatore può esaminare attentamente le informazioni fornite e prendere una decisione informata, tenendo conto di tutte le variabili in gioco.

Verifica il contratto che hai stipulato
È un diritto fondamentale dei consumatori verificare che le condizioni economiche del contratto siano le stesse descritte al telefono. La conferma scritta del contratto, che verrà inviata dal fornitore, è un momento cruciale per effettuare questa verifica. È obbligo del fornitore mettere a disposizione del cliente la conferma dell’offerta, e questo documento dovrebbe riflettere accuratamente tutti gli accordi e le condizioni concordate durante la comunicazione telefonica. Esaminare attentamente la conferma scritta del contratto consente al consumatore di assicurarsi che le condizioni economiche, come i costi e i dettagli delle tariffe, siano conformi a quanto discusso durante la trattativa telefonica. In caso di discrepanze o dubbi, è consigliabile contattare il fornitore per chiarimenti prima di procedere ulteriormente.

Hai il diritto di ripensarci
Dopo aver accettato un contratto, i consumatori hanno il “diritto di ripensamento”, che consente di annullare il contratto entro 14 giorni senza dover fornire alcuna motivazione. Questo periodo è noto come periodo di recesso. Per esercitare il diritto di ripensamento, potrebbe esserci un modulo specifico allegato al contratto da compilare e inviare al fornitore. In alternativa, è possibile inviare una raccomandata o una comunicazione tramite Posta Elettronica Certificata (Pec) al fornitore per comunicare l’intenzione di annullare il contratto. È importante farlo entro il termine di 14 giorni dalla conclusione del contratto per garantire il diritto di recesso. Questo diritto offre una sicurezza aggiuntiva ai consumatori nel caso in cui decidano di cambiare idea o se si accorgono di condizioni non conformi alle aspettative.

In caso di problemi
Se ricevi una bolletta da un nuovo fornitore senza aver mai accettato un nuovo contratto, bisogna agire prontamente. Puoi inviare un reclamo al fornitore richiedendo la prova del fatto che hai accettato una nuova offerta. Nel caso in cui non vi sia alcuna prova di un tuo consenso esplicito e l’attivazione sia stata effettuata senza la tua autorizzazione, hai il diritto di contestare la bolletta e non pagarla, come previsto dal Codice del Consumo. L’attivazione non richiesta è una pratica scorretta e va contro i diritti dei consumatori. Inviare un reclamo al fornitore è il primo passo per risolvere la situazione. Assicurati di conservare tutte le comunicazioni, inclusa la copia del reclamo e qualsiasi risposta ricevuta dal fornitore. Nel tuo reclamo, puoi richiedere la cancellazione dell’attivazione non richiesta e la correzione della situazione senza alcun addebito. Inoltre, è consigliabile informare anche Arera e l’Antitrust in modo che possano essere a conoscenza di eventuali pratiche scorrette e prendere le misure necessarie.

Per qualsiasi altra informazione o delucidazione ci si può rivolgere alla sede locale Adiconsum Penisolasorrentina al corso Italia a Piano di Sorrento.