VIA CRUCIS DI SAN LEONARDO DA PORTO MAURIZIO La Via Crucis come la intendiamo oggi, risale all’alto Medio Evo. I Santi Bernardo di Chiaravalle, Francesco d’Assisi e Bonaventura da Bagnoregio, con la loro devozione affettuosa e partecipe, prepararono il terreno che darà forma al pio esercizio. Intorno al 1294 un frate domenicano, Rinaldo di Monte Crucis, nel suo “Liber peregrinationis” racconta di essere salito al Santo Sepolcro per la via attraverso la quale saliva il Cristo portando la croce, e ne descrive le varie stazioni: il palazzo di Erode, il Litostrato, dove Gesù fu condannato a morte, il luogo dove Egli incontrò le donne di Gerusalemme, il punto in cui Simone di Cirene prese su di sé la croce del Signore, e così via. Senza ombra di dubbio la spiritualità francescana diede le basi per la meditazione della Via Crucis ma, è giusto ricordare che, la pia pratica nella sua forma attuale, con le quattordici Stazioni disposte nello stesso ordine, è attestata in Spagna, ad opera del frate domenicano il Beato Alvaro. Dalla penisola iberica essa passò prima in Sardegna, allora sotto il dominio della corona spagnola, e grazie anche alla predicazione francescana, giunse poi nella penisola italica. Qui incontrò un convinto ed efficace propagatore in San Leonardo da Porto Maurizio, morto nel 1751, frate minore, instancabile missionario; egli eresse personalmente oltre 572 Via Crucis, delle quali è rimasta famosa quella eretta nel Colosseo, su richiesta di Benedetto XIV, il 27 dicembre 1750, a ricordo di quell’Anno Santo. Leonardo, frate minore riformato francescano, è stato proclamato santo da Pio IX nel 1867. Da tempo immemorabile questa Via Crucis è adottata nella basilica di san Michele. Noi la proponiamo a Santa Teresa, in occasione della Settimana Santa di quest’anno, con l’accompagnamento della chitarra classica e nella versione completa che, per ogni Stazione prevede il canto di due strofe. Al termine di ogni coppia di stazioni fa da intercalare una strofa del Miserere, tratto dal Trovatore di Giuseppe Verdi. Il chitarrista è l’ottimo Alfonso Maria delli Franci. È un momento di intensa spiritualità che apre le porte alla Settimana Santa, momento forte dell’anno liturgico carottese, dove si fondono mirabilmente fede e tradizioni. Ciro Ferrigno