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Quartetto d’Archi Paolo Rotondo a Domenica 24 novembre 2024 ore 19,00 ex Cattedrale di Vico Equense

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Il 24 novembre
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Quartetto d’Archi Paolo Rotondo a Domenica 24 novembre 2024 ore 19,00 ex Cattedrale di Vico Equense

di lucio esposito

Domenica 24 novembre 2024 ore 19,00 ex Cattedrale di Vico Equense II Quartetto d’Archi Paolo Rotondo eseguirà in prima mondiale pubblica il giovanile quartetto scritto a Lipsia do Clara K. Barnett, Rogers (Gran Bretagna 1844-Boston 1931) In programma anche Arthur Sullivan : Romance (Gran Bretagna 1842-1900) Fanny Mendelssohn: Quartetto d’archi in mi bemolle maggiore (Amburgo, 1805-Berlino 1847) Voce recitante: Professoressa Giovanna Peduto Del Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli < Il programma di domenica 24 inaugurerà una rassegna dedicata alle Donne in musica, in letteratura e in lotta per la parità di genere; terminerà con altri appuntamenti musicali e letterari nella primavera del 2025. Il programma che state leggendo presenta innanzitutto un inedito quartetto scritto a 14 anni a Lipsia do Clara Bamett Rogers; una donna determinata e un’artista straordinaria che ha lasciato nelle sue Memorie (550 pagg.) un ritratto molto interessante dell’italia di metà 800, e di Napoli in particolare. L’unica a denunciare pubblicamente quello che oggi si chiama il “me tog” e i compromessi presenti nel mondo della lirica; a sottolineare la condizione di sudditanza sociale femminile, ma anche una donna innamorata dell’italia, a partire da Milano dove studio un anno, prima di iniziare una strepitosa carriera che la portò per 7 anni a contare nei più importanti teatri italiani: il più amato il nostro San Carlo dall’acustica strabiliante. E Napoli, la città dei grandi musei, delle 300 chiese e di Paolo Rotonda: violoncellista dilettante di origini pugliesi ebbe un bellissimo rapporto con Clara al punto da for eseguire il suo quartetto giovanile nella sua abitazione napoletana. Per mana del fratello Beniamino lasciò al Conservatorio di San Pietro la sua biblioteca musicale e un violoncello. Martucci gli dedicò la sonata op.52 per of e yjc. Clara Doria (suo nome d’arte): una musicista amante dell’opera e della grande musica da camera tedesco, delle opere d’arte presenti in tonti musei italiani, ma anche delle cime di rape di Molfetto e della famosa limonata di Mergellina! La rassegna prevede nel 2025 altri due Corriere della Sera e sua moglie, prima giomalista donna del Corriere (non raccomandata!). concerti per of e voce, con una chicca straordinaria: una non nota opera, La creola, testo di Maria Antonietta Torriani ed Eugenio Torelli Vigljer, ovvero il napoletana fondatore del La Torriani, nom de plum Marchesa Colombi, e altre scrittrici (italia, Svezia, Cina..) saranno le protagoniste di alcuni incontri letterari in Costiera e in altri luoghi nei primi mesi del 2025.

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Clara Barnett: La Voce delle Donne e il primo ed unico  “ME TOO”
Intervista a Beniamino Cuomo, storico della musica e curatore della rassegna “Donne e Musica”

Bentrovati! Oggi abbiamo il piacere di ospitare  Beniamino Cuomo, appassionato del connubio tra Storia e Musica. Con la sua passione e competenza, ci introduce a un universo musicale poco noto, ricco di figure femminili straordinarie. Cuomo ci parla della rassegna “Donne e Musica”, un progetto che, tra concerti e incontri, celebra il ruolo delle donne nella storia musicale, da Clara Barnett alle attiviste femministe di epoche diverse.

Un percorso tra musica e storia

“Questa rassegna è un viaggio lungo, che durerà fino a marzo,” spiega Cuomo. Il primo concerto si terrà domenica 24 novembre, inaugurando una serie di appuntamenti dedicati a donne straordinarie: figure come Clara Barnett, ma anche femministe di fine Settecento e Ottocento provenienti da Svezia, Cina, Italia e Spagna. “Abbiamo coinvolto esperti di varie lingue e culture per dare uno sguardo globale alla condizione femminile nel mondo,” sottolinea il professore.

Clara Barnett: un talento precoce e coraggioso

Barnett non era solo una musicista di talento, ma anche una donna di grande coraggio. “È stata tra le prime a denunciare apertamente i ricatti sessuali subiti durante la sua carriera, come quello di un potente personaggio a Livorno che, dopo il suo rifiuto, organizzò una vera campagna di sabotaggio contro di lei,” ricorda Cuomo.

Un quartetto dimenticato

Il cuore del concerto di domenica sarà il Quartetto per archi che Clara compose a Lipsia, a soli 14 anni, ispirata dal collega e amico Arthur Sullivan. “Questo quartetto è una rarità assoluta: fu eseguito in privato solo due volte, la prima al conservatorio di Lipsia e la seconda a Napoli, a casa di Paolo Rotondo, un appassionato di musica che amava ospitare artisti nel suo salotto. Da allora, la partitura era caduta nell’oblio, fino alla sua recente riscoperta,” racconta emozionato Cuomo.

Donne e musica: un messaggio di resistenza

Ma la rassegna non si limita alla musica. “Affronteremo anche il ruolo delle donne  in lotta per la parità di genere  e progresso culturale. Gli incontri storico-letterari ci permetteranno di esplorare le lotte femministe e le connessioni tra arte e condizione sociale,” conclude Cuomo.

Domenica, il primo passo di questo viaggio: un concerto che promette di emozionare e far riflettere, recuperando la voce di una donna straordinaria come Clara Barnett. Un’occasione imperdibile per tutti gli amanti della musica e della storia.

“Clara nasce nel 1844 vicino Londra. A soli 13 anni, entra nel prestigioso conservatorio di Lipsia, dove studia con eccellenza e si diploma in composizione e canto. Dopo la Germania, arriva in Italia, dove debutta e intraprende una carriera brillante, esibendosi nei teatri più prestigiosi, dalla Scala di Milano a Napoli, fino a Molfetta,” racconta.

Cuomo ci mostra uno spartito unico, legato alla figura di Fanny Mendelssohn, una delle protagoniste del primo concerto.

Appuntamento al 24 novembre. Non mancate!