Il 12 luglio, presso la prestigiosa Villa Crawford, si parlerà col WWF di alberi e verde, assieme a chi lavora per il verde, a chi vive nel verde e a chi combatte per il verde!
Il WWF Terre del Tirreno, col patrocinio e il contributo del Comune di Sant’Agnello, a due anni dalla realizzazione dell’Oasi in città, presentaun libro dedicato all’importanza della Natura in città!!!
È ormai risaputo che nelle città con più verde si vive meglio e la qualità della vita è più elevata.
Il verde fornisce molti benefici, che sono in parte scontati, ma non tutti.
Il verde urbano non è solo arredo o decoro, e un parco pubblico non è solo un luogo di svago.
Grazie alla massa di vegetazione, un parco infatti aiuta a mitigare le temperature, che si trasforma in risparmio energetico; regola il flusso delle acque piovane, trattenendole nel suolo e restituendole potabili; aumenta il valore immobiliare; limita il rumore e filtra gli inquinanti; può mitigare visuali sgradevoli e costituire l’habitat di animali selvatici che vivono nelle nostre città.
Tutti questi benefici sono i “servizi ecosistemici”, il regalo che una città più verde può fare ai suoi abitanti, migliorandone sensibilmente la qualità della vita!
Valutare il verde per i servizi che può offrire è una rivoluzione culturale che consente un nuovo approccio alla pianificazione, progettazione e manutenzione di aree verdi, come ad esempio parchi pubblici, giardini privati, strade alberate.
Ogni spazio verde, anche il più piccolo, può dare un contributo a rafforzare questa trama verde, a patto di conoscerne i pregi e i limiti. Questa “rete ecologica urbana” non aumenta solo la qualità della vita dei cittadini, ma definisce una nuova forma di ecosistema urbano, nella quale anche la biodiversità diventa un elemento di qualità ambientale percepito.
Il libro prodotto dalla casa editrice Il Verde Editoriale, sostenuto dal WWF Terre del Tirreno e dal Comune di Sant’Agnello, è rivolto principalmente a progettisti, amministratori pubblici, appassionati del verde, ma anche ad associazioni ambientaliste e singoli cittadini, con l’obiettivo di trattare in modo comprensibile il tema complesso delle funzioni delle strutture verdi nelle città, come i parchi, le aiuole, i balconi ecc. Queste sono uno degli elementi portanti della progettazione di ecosistemi urbani sostenibili, nei quali il verde non rappresenta solo un elemento di arredo, ma anche un mezzo per rendere più vivibili le città e più piacevole la vita, compresa quella animale. Le strutture verdi possono inoltre favorire la nascita di una rete ecologica urbana multifunzionale, nella quale anche la biodiversità diventa un elemento di qualità ambientale percepito.
Programma
Ore 19,30 – Saluti del Sindaco di Sant’Agnello Pietro Sagristani
Ore 19,45 – Salvare gli alberi per salvare il pianeta – Dante Caserta (vice presidente WWF Italia)
Ore 20.00 – Vita tra gli alberi nel canyon selvaggio – testimonianza dell’artista poeta Gianni Menichetti
Ore 20,15 – Presentazione del Libro Oro Verde – a cura di Francesca Neonato
Ore 20,55 – L’importanza degli agrumeti in penisola sorrentina – di Giulia De Angelis (AIAPP)
Ore 21,10 – Dalla teoria alla pratica: L’esperienza dell’oasi sul cemento … a due anni dalla sua realizzazione – a cura di Claudio d’Esposito (presidente WWF Terre del Tirreno)
Ore 21,45 – dibattito
… a seguire Apericena in terrazza sulle note della violinista Anna Velichko
OSPITI … e curiosità
Dante Caserta
“Le foreste coprono una superficie di quasi 4 miliardi di ettari, oltre il 31% delle terre emerse. Una porzione di natura ineguagliabile e oggi sempre più a rischio!”
A parlarci delle Foreste all’incontro del WWF a Sant’Agnello, il 12 luglio presso la Villa Crawford, sarà presente Dante Caserta – vice presidente del WWF Italia.
Le foreste hanno un ruolo insostituibile a livello biologico ed economico: contribuiscono alla tutela della biodiversità, sono fondamentali per la conservazione delle acque e del suolo, forniscono cibo a centinaia di milioni di persone, sono tra i principali serbatoi di assorbimento del carbonio.
Le foreste tropicali, che coprono appena il 7 per cento della superficie del pianeta, ospitano circa la metà delle specie animali e vegetali, e sono oggi tra gli ambienti più minacciati dall’avanzata dell’uomo moderno.
Secondo l’ultimo rapporto sullo stato delle foreste curato dalla FAO, il Forestresourceassessment, ogni anno si perdono 13 milioni di ettari di foreste naturali. In un decennio abbiamo perso un’estensione di foreste pari a 940 mila kmq: una foresta grande come l’intero Egitto.
Gianni Menichetti
Ospite della serata, organizzata dal WWF Terre del Tirreno alla Villa Crawford di Sant’Agnello, sarà l’artista poeta Gianni Menichetti che, con le stupende immagini del video “Savage Mistress”, ci racconterà come è possibile vivere tra gli alberi e le piante nel canyon selvaggio Vallone Porto di Positano, oasi di biodiversità, senza gli agi della moderna civiltà e senza corrente elettrica.
Francesca Neonato
Francesca Neonato, coautrice del libro “Oro Verde” assieme a Francesco Tomasinelli e Barbara Colaninno, sarà ospite dell’evento a Sant’Agnello il 12 luglio!
Si occupa di progettazione e consulenze paesistico-ambientali, agricoltura naturale, connessioni ecologiche, healinggardens (giardini terapeutici), brownfieldregeneration.
Laurea in Scienze Agrarie all’Università di Bologna. Abilitata alla professione di Agronomo nel 1985.
Iscritta all’AIAPP, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio. Professore a contratto di Botanica ambientale ed applicata al Politecnico di Milano, corso di Laurea in Progettazione dell’Architettura, Laboratorio di Progettazione Architettonica 2 e docente nel Corso di Perfezionamento in HealingGardens, Facoltà di Agraria dell’Università di Milano.
Dal 2002 partner fondatrice di PN Studio Progetto Natura. Ha pubblicato numerosi articoli tecnici, pubblicazioni scientifiche e libri, sia in termini di autrice che di coautrice.
Giulia de Angelis
Architetto, si specializza in Architettura dei Giardini Progettazione e Assetto del Paesaggio presso l’Università di Genova. Studia all’U.P.C. di Barcellona e alla Unit of Landscape di Copenhagen.
E’ stata professore a contratto presso le Facoltà di Architettura La Sapienza di Roma e Federico II di Napoli nelle discipline del paesaggio. Si occupa prevalentemente di progettazione di parchi e giardini.
Claudio d’Esposito
Presidente dell’associazione WWF Terre del Tirreno, da oltre 30 anni attivo, nel territorio della penisola sorrentina e costiera amalfitana, nella difesa della NATURA e degli alberi per i quali si batte da sempre per evitare assurdi abbattimenti e per far crescere una nuova sensibilità e cultura nei confronti delle creature “verdi”! Vittima più volte di atti di violenza e sabotaggi per la sua instancabile attività di denuncia di abusivisti, inquinatori, bracconieri, speculatori e responsabili vari di ogni manomissione e attentato al fragile ecosistema della penisola sorrentina, è l’ideatore del progetto dell’Oasi in città a Sant’Agnello, ricostruita sulla superfice di cemento di un’autorimessa interrata.
Anna Velichko
Le note del violino di Anna Velichko allieteranno i partecipanti sulla terrazza della Villa Crawford!
Anche per tale sublime musica dobbiamo ringraziare gli “alberi”: nel violino infatti ritroviamo il suono dell’abete e la bellezza dell’acero!!!
Il tipo di legno utilizzato oggi dai liutai per la costruzione del violino è rimasto identico a quello usato 400 anni fa. In effetti, l’esperienza secolare degli antichi Maestri ha definito le essenze di legno da usare: l’acero per la parte inferiore e l’abete per quella superiore.
L’acero è famoso in tutto il mondo per la sua foglia, simbolo del Canada. La sua marezzatura, a volte molto marcata, fa in parte la bellezza dello strumento. L’acero, della famiglia delle Aceraceae, conta 120 specie e cresce nell’emisfero boreale. Il suo frutto (samare) è simili alla pala d’elica di un aeroplano.
In Italia crescono 6 specie, i più frequenti sono l’Acer campestre, detto acero comune usato per farne siepi; l’acer pseudo-platanus, detto acero di monte, alto anche 30 m, usato per alberare viali; l’Acer platanoides, detto acero riccio; l’Acer nonspessulanum, detto acero minore, che si usa per sostegno delle viti. Il legno degli aceri è buono da lavorare, e si liscia perfettamente nei lavori di liuteria, ebanisteria e di intarsio. L’acer pseudo-platanus è il più grande acero europeo e può raggiungere dimensioni notevoli. Vive insieme al faggio fino a un’altitudine di circa 1.500 – 1.600 metri. La corteccia degli alberi giovani è grigia, mentre assume sfumature rosate man mano che l’albero invecchia. L’acero migliore per i violini proviene dei balcani. Ci sono delle eccezioni anche frequenti all’uso dell’acero. Negli strumenti antichi, a volte è stato impiegato al posto dell’acero il faggio, il pioppo, il salice, il noce, il ciliegio, il pero, il tiglio. Una volta questi legni venivano usati per vari motivi: non sempre si trovava l’acero buono o magari era troppo caro per il cliente. Oggi, è una scelta voluta.
L’abete rosso (il comune albero di Natale) è una conifera sempreverde che cresce a ritmi lenti e che arriva alla maturità dopo aver superato i 150 anni di età. Si trova su un particolare terreno con un’esposizione ottimale a Nord e cresce a quote dai 1000 ai 2300 m, tutte caratteristiche che permettono di ottenere un legno molto stabile e strutturato, capace di trasmettere in maniera ottimale le onde sonore. Per questo viene chiamato “di risonanza”. L’abete è il legno più usato per la costruzione della tavola armonica. Il legno dell’abete rosso è infatti particolarmente elastico, trasmette meglio il suono e i suoi canali linfatici sono come minuscole canne d’organo che creano risonanza. Gli alberi vengono abbattuti in luna calante, tra ottobre e novembre, quando nel tronco c’è minor quantità di linfa.
Ma la qualità del legno non è tutto, bisogna tagliarlo in modo corretto. Esistono due tagli principali: Taglio radiale radiale e tangenziale. Solo con il taglio radiale, potremo sfruttare al meglio le qualità della nostra tavoletta di abete. Per il fondo di acero, è possibile usare anche il taglio tangenziale.
La stagionatura del legno viene effettuata in luogo asciutto e ventilato e durerà a lungo con un minimo di dieci anni. Più il legno sarà vecchio meglio suonerà.