Il Centro Meridionale di Educazione Ambientale festeggia 40 anni di attività. L’anniversario sarà celebrato nel corso di un appuntamento in programma per sabato 8 giugno, alle ore 10, presso il Palazzo Comune di Sorrento.
Dopo i saluti del sindaco Giuseppe Cuomo, del presidente del Cmea, Antonino Di Maio e del direttore di Penisolaverde, Luigi Cuomo, sono previsti gli interventi di Elio Abatino, Nino Cuomo, Roberto Keller, Antonino Giammarino e Giancarlo Spezie, coordinati dal giornalista Antonino Pane.
Nel corso della mattinata saranno consegnati i premi Sorrento per l’Ambiente e i riconoscimenti a quanti hanno reso possibile quarant’anni di attività del Cmea.
Diretto da Giovanni Fiorentino, il Centro Meridionale di Educazione Ambientale è un ente senza fine di lucro e istituzione culturale del Comune di Sorrento. Nasce nel 1979 sotto la spinta degli amministratori locali dell’epoca, il sindaco Nino Cuomo e l’assessore allo Sport e al Turismo, Antonino Fiorentino, direttore e protagonista delle attività del centro per venticinque anni.
Il Centro, a partire dagli anni Novanta, ha una sede stabile nel chiostro di San Francesco, dotata di una sala multimediale, con annessa biblioteca e mediateca, dove si svolgono alcune delle iniziative promosse.
L’impegno d’avanguardia per una concreta opera promozionale e di sensibilizzazione nel settore dell’educazione ambientale nasce dalla consapevolezza della “crisi ecologica” e dalla pressante richiesta di conoscenze e strumenti per risolverla.
Per lungo tempo esempio unico nel Mezzogiorno a interessarsi di cultura ambientale, il Cmea si distingue per la promozione della divulgazione scientifica e dell’aggiornamento dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado; la sensibilizzazione delle giovani generazioni; l’organizzazione di iniziative orientate a sollecitare la popolazione locale in merito alla rilevanza della tutela del territorio; le pubblicazioni riguardanti l’ambiente della penisola sorrentina, analizzato in ottica multidisciplinare, offrendo sia un contributo originale allo sviluppo del territorio, sia un’occasione di dialogo tra giovani ricercatori e la comunità.