Storia di una rivoluzione: il 1799 a Napoli. Ciro Raia all’Istituto di Cultura Tasso di Sorrento

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Il 12 novembre
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Ingresso

Evento concluso

Storia di una rivoluzione: il 1799 a Napoli. Ciro Raia all’Istituto di Cultura Tasso di Sorrento

L’istituto di Cultura Torquato Tasso, presieduto da Luciano Russo, offre ancora incontri culturali di alta qualità, nell’ambito della programmazione annuale. Questa volta è il momento di Ciro Raia autore del volume sul 1799 a Napoli. L’appuntamento è per martedì 12 novembre presso la sala Dikens dell’Hotel Continental.

Storia di una rivoluzione: il 1799 a Napoli

Descrizione del libro

Nel 1799, nel Regno di Napoli, governano Ferdinando IV di Borbone e sua moglie Maria Carolina, l’uno con superficialità, l’altra con cattiveria. Non a caso si dirà che “il vero re è la regina”. Il popolo, specialmente nella città capitale del Regno, è morbosamente legato al re e accoglie, pertanto, con diffidenza le prime esperienze giacobine nate anche sull’onda della rivoluzione francese. Poi, con l’arrivo del generale francese Championnet prende forma l’idea della repubblica e si dà vita ad un governo, che dura in carica solo sei mesi. Presto, infatti, l’idea repubblicana affoga nel sangue della repressione e nell’odio covato dalla regina Maria Carolina contro ogni anelito di libertà. La Repubblica napoletana del 1799 è il racconto di uno spaccato di storia tra riformismo e utopia, tra passioni e speranze, tra cronaca e documentazione. E del racconto di sei mesi epici sono protagonisti lazzari ed intellettuali, preti e nobili, popolane e castellane. Insieme al Vesuvio, a San Gennaro e a Sant’Antonio, testimoni o protettori di tutti gli eventi. Fino al tragico epilogo di Piazza Mercato, luogo in cui Ferdinando IV, consuma la sua vendetta, mandando al patibolo Eleonora Pimentel Fonseca, Mario Pagano, Vincenzo Russo, Gennaro Serra di Cassano, Michele Marino insieme ad altri innumerevoli martiri, provocando “un’ecatombe, un macello di carne umana, che ha stupito il mondo civile e reso attonita e dolente tutta l’Italia”.

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