Un pianista ossessionato dalla musica, dalla musica di Liszt che ricorre al mondo esoterico per trovare risposte alle sue domande. L’ossessione per il prodotto, per la perfezione nell’esecuzione che deve far i conti con l’essenza dell’uomo e del suo dolore. Il dolore di un padre che ha perso un figlio. All’Auditorium Oscar Niemeyer Maurizio de Giovanni, ospite del Ravello Festival, legge con la sua inconfondibile voce il racconto “Le mani grandi” toccando un aspetto della vita di Liszt di solito trascurato o omesso: la paternità, la morte precoce del figlio Daniel, la consapevolezza di non essere stato un padre attento e disponibile.