Sale sul palco del Belvedere di Villa Rufolo a piedi nudi, come da sua abitudine, imbraccia il violino e conduce l’Orchestra da camera dell’Accademia di Santa Sofia in 70 minuti senza sosta tra i virtuosismi e le melodie delle Quattro stagioni di Vivaldi e de Le Cuatro Estaciones Porteñas di Piazzolla nella versione che Luis Bacalov dedicò proprio a lei, Sonig Tchakerian.