Note di Natale: Il concerto di Santo Stefano illumina la Chiesa Madre di Positano

26 dicembre 2024 | 19:18
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Note di Natale: Il concerto di Santo Stefano illumina la Chiesa Madre di Positano
il concerto di Santo Stefano

Un concerto che unisce musica e spiritualità, tra canti tradizionali e simboli del presepe, per celebrare il Natale in una serata speciale nella Chiesa Madre.

È in corso, sin dalle 18:30 di oggi, il Concerto di Santo Stefano nella Chiesa Madre. Un evento che sta coinvolgendo la comunità in un’atmosfera di musica e spiritualità, con un repertorio di canti natalizi che celebrano i simboli del presepe, organizzato dall’Associazione Franco di Franco. Un momento speciale per la comunità, che si unisce per celebrare la bellezza del Natale attraverso la melodia di canti che raccontano la storia della Natività. A prendere parte all’evento, il sindaco Giuseppe Guida e il parroco don Danilo, figure simboliche della nostra città, che accompagneranno il pubblico in questa serata carica di significato.

Quest’anno, il presepe sarà il filo conduttore della performance musicale, una rappresentazione che, con la sua iconografia ricca di simboli, ha ispirato i brani scelti per il concerto. La direzione artistica è affidata al maestro Giovanni Vuolo, che guiderà l’ensemble in un repertorio che va da brani classici a canti più moderni, ciascuno portatore di un messaggio spirituale profondo.

Un viaggio musicale tra simboli e tradizioni natalizie

Il concerto si apre con Astro del ciel, uno dei canti natalizi più amati, che evoca la luce della stella cometa, simbolo di speranza e guida per l’umanità. La stella che, nel presepe, illumina la grotta dove nasce il Salvatore, diventa così un richiamo alla luce interiore che il Natale porta nei cuori di tutti.

Il secondo brano, We Three Kings, celebra i Re Magi, che giungono a Betlemme portando i loro doni. Questo celebre canto natalizio, scritto nel 1857 dal reverendo John Henry Hopkins Jr., è una riflessione sul significato dei doni che i Magi offrono al Bambino Gesù, e sul simbolismo del numero tre, che nella tradizione cristiana è considerato magico e perfetto.

Non può mancare il riferimento alla grotta che accoglie la sacra famiglia. In questa parte del concerto, l’angelo che annuncia la nascita di Gesù diventa il protagonista, accompagnato dal brano Hark! The Herald Angels Sing. Questo inno natalizio, derivato dalla poesia For Christmas Day, è un’esplosione di gioia, che celebra la venuta di Cristo e il suo messaggio di pace sulla terra.

La Pastorale e i canti della tradizione

Segue La pastorale, brano che richiama le atmosfere bucoliche tipiche del Natale, evocando il suono dei pastori che si radunano intorno alla mangiatoia per adorare il bambino. A proseguire il repertorio, un classico intramontabile: Quanno nascette ninno, una melodia che fa parte della nostra tradizione popolare, cantando la nascita di Gesù con toni dolci e ritmi che rimandano alle origini più autentiche del Natale.

Non mancano poi le incursioni nel Natale più festoso con brani come Last Christmas e Jingle Bells. La prima, scritta da George Michael nel 1984, ha saputo conquistare intere generazioni, portando una ventata di allegria tra le tradizionali melodie natalizie. Jingle Bells, invece, è uno dei canti più conosciuti al mondo, simbolo di spensieratezza e di allegria, che farà certamente scatenare il pubblico in un finale di festa e allegria.

Un concerto per tutti

Questo Concerto di Santo Stefano non è solo un evento musicale, ma anche un incontro di comunità, un’occasione per riflettere insieme sul vero significato del Natale. Tra i canti che fanno parte della nostra cultura e la guida esperta del maestro Giovanni Vuolo, l’evento si preannuncia come un’esperienza da non perdere, per tutti coloro che desiderano vivere un momento di raccoglimento spirituale, ma anche di gioia condivisa. Concludere la giornata di festa in compagnia di musica che celebra la Natività è senza dubbio un modo speciale per tenere vivo lo spirito natalizio.