Bentrovati nel cuore del centro storico di Vico Equense. Siamo qui con l’assessore Ciro Maffucci per parlare di una delle feste più attese e amate della nostra città: “A Vico per Cacio”.
Giornalista: Buonasera, Assessore Maffucci. Questa festa, ormai giunta alla sua ennesima edizione, ha radici profonde che risalgono alla sua tesi di laurea. Ci racconti com’è nata questa passione per il formaggio.
Ciro Maffucci: Buonasera a voi. Sì, la mia passione per il formaggio è nata da giovane, quando facevo ricerche sui caseifici locali per la mia tesi di laurea. Volevo capire tutto: dal siero alla quantità di ricotta prodotta, dalle percentuali ai tipi di mucca utilizzati. Era un’analisi economica più che produttiva. Da allora, ho sempre sognato di creare qualcosa che celebrasse la nostra tradizione casearia.
Giornalista: E oggi vediamo che questa visione è diventata realtà. Raccontateci qualche dettaglio in più sulla festa di quest’anno.
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Ciro Maffucci: Questa festa è frutto di una collaborazione con tutti i caseifici della zona. Anche quelli che non sono qui fisicamente partecipano con i loro prodotti. È un vero albero di Natale di sapori e tradizioni. Alcuni caseifici non sono presenti per motivi lavorativi, ma sono tutti uniti nell’associazione “Vico per Cacio”.
Giornalista: Un elemento molto apprezzato sono i laboratori didattici per ragazzi. Può parlarcene?
Ciro Maffucci: Assolutamente. I laboratori didattici sono fondamentali. Vogliamo diffondere l’arte della caseificazione anche tra i giovani, creare le condizioni affinché questo lavoro diventi un traino per la nostra economia futura. Domani presenteremo la Deco sull’arte casearia vicana, con quattro prodotti fatti esclusivamente con latte italiano al 100%.
Giornalista: Abbiamo notato che la città di Vico Equense non tralascia nessun dettaglio. Anche la presenza dell’amministrazione comunale è tangibile e significativa.
Ciro Maffucci: Fa parte del nostro impegno verso la comunità. Siamo un’amministrazione giovane e cerchiamo di essere presenti in ogni manifestazione, nonostante i sacrifici. La riscoperta del Faito, ad esempio, è una delle nostre priorità, con lavori epocali che mancavano da decenni.
Giornalista: L’escursionismo legato alle tradizioni è un altro aspetto che valorizzate molto.
Ciro Maffucci: Esatto. Abbiamo legato l’escursionismo alla riscoperta delle tradizioni casearie e agricole. Portiamo la gente a vedere le aziende agricole e i caseifici. “Vico per Cacio” è un contenitore unico che racchiude tutta la nostra produzione e arte, un valore aggiunto per la città.
Giornalista: Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Ciro Maffucci: Vogliamo continuare a promuovere la nostra cultura e i nostri prodotti. Stiamo lavorando per creare una sala degustazione e invitare i turisti a scoprire come lavoriamo il latte e la pasta. La nostra grande sfida è mantenere uniti tutti i produttori, perché solo insieme possiamo essere una forza comune.
Giornalista: Un’ultima domanda: avete qualche aneddoto o curiosità sulla festa di quest’anno?
Ciro Maffucci: Sì, una delle attività più amate è la dimostrazione della zangola, l’antico strumento per fare il burro. Vedere i bambini e gli adulti lavorare insieme per fare il burro e i formaggi è sempre un momento magico.
Giornalista: Grazie mille, Assessore Maffucci, per questa intervista e per il vostro impegno.
Ciro Maffucci: Grazie a voi. Vi aspettiamo a Vico Equense per scoprire e vivere insieme le nostre tradizioni.