Sant’Agnello, Piano di Sorrento ( Napoli ) Celebriamo questa data anche in Penisola sorrentina con Positanonews riportando il post del Direttore Carmelo Malacrino del Museo Archeologico di Reggio Calabria, ove oltre i bronzi di Riace , vi sono varie sale dedicate a Paola Zancani con decine e decine di Pinakes. Tavolette di argilla il cui studio fu iniziato da Domenico Zancani, suo marito, prematuramente scomparso, lei si assunse il compito immane di catalogare e sistemare questi migliaia di pezzi. Il lavoro si è concluso solo in anni recenti grazie anche all’interessamento di Licia Vlad. In allegato il video delle sale dei Pinakes dall’archivio TV di Positanonews, presente all’inaugurazione con i suoi inviati.
Oggi ricordiamo la figura dell’archeologa napoletana Paola #Zancani Montuoro (1901-1987).
Dopo i brillanti studi alla Scuola Archeologica Italiana di Atene, si dedicò con passione alle ricerche sull’Italia meridionale. Con il sostegno della Società Magna Grecia, fondata da Umberto #Zanotti Bianco (con lei nella foto) scoprì il santuario di Hera alla Foce del Sele, non lontano da Paestum, pubblicandone successivamente i materiali votivi e il ciclo delle metope figurate con le fatiche di Eracle ed episodi della guerra di Troia.
Ancora grazie ai finanziamenti della Società Magna Grecia, Zancani Montuoro condusse importanti ricerche nella Sibaritide, scavando e pubblicando la necropoli enotria di Francavilla Marittima. A Reggio Calabria lavorò intensamente, classificando le migliaia di frammenti di pinakes del santuario locrese della Mannella, il cui studio le era stato affidato da Paolo Orsi, e curandone la prima esposizione museale.