Buona la prima. Conferenza divulgativa tra archeologia e cibo tradizionale, con tante personalità del mondo amministrativo, archeologico e gastronomico. Positanonews presente all’evento, ha raccolto tante cortese interviste da produrre una visione totale e popolare di fare cultura nei luoghi appropriati.
Buonasera e Saluti al Vice Sindaco Andrea Gaudino
Siamo qui, nel cuore pulsante della comunità, durante la celebrazione della festa di Bacco e Cerere. La vostra presenza, Signor Vice Sindaco, conferisce un valore inestimabile a questa manifestazione, facendo sentire la vicinanza delle istituzioni a queste giovani ragazze che, con impegno e dedizione, si sono immedesimate nelle attività promosse dall’Associazione Antica Necropoli di Stabia Madonna delle Grazie.
Vice Sindaco, cosa rappresenta per voi e per questi giovani questa iniziativa?
Prima di tutto, vorrei esprimere il mio ringraziamento al Presidente dell’Associazione Metropoli, che insieme ad altri membri della comunità, si impegna a onorare il passato di questo rione, un tempo trascurato. La loro attività sta avvicinando i giovani e non solo, valorizzando il territorio e rendendo consapevoli tutti di quanto sia importante preservare la storia e le tradizioni locali. Molti forse non sanno che questa strada rionale, oggi modesta, 2000 anni fa era una via di collegamento vitale, attraversata da chi si dirigeva verso Luceria o verso le ville imperiali romane.
Quali sono i progetti in corso per valorizzare questo patrimonio?
Attualmente, abbiamo diversi obiettivi. Uno dei più importanti riguarda la Villa Carmiano, i cui resti sono stati recentemente recuperati. Stiamo lavorando, non senza difficoltà, a progetti di restauro e valorizzazione di questi luoghi. A fianco della villa, abbiamo recentemente recuperato un antico torchio del 1700, un prezioso esempio di archeologia industriale, e una chiesetta che custodisce la Madonna dei Bambini, un’opera di Botticelli che abbiamo mandato in restauro grazie alla collaborazione del Comune.
Ci sono ulteriori progetti di restauro in programma?
Sì, oltre alla chiesetta di Carmiano, stiamo collaborando con il Comune di Santa Maria Carà per il recupero di una piccola cappella che si trova sul confine tra i due comuni. Questo progetto fa parte di un piano più ampio di valorizzazione del territorio. E poi, fra due o tre anni, contiamo di vedere realizzato un progetto davvero ambizioso: il tram veloce che collegherà Castellammare con Gragnano, passando proprio da Ponte Carmiano. Questo sarà fondamentale per il turismo sostenibile, permettendo ai visitatori di Napoli e Sorrento di raggiungere facilmente la nostra zona, con tutte le sue bellezze storiche.
Qual è il messaggio che vorreste lasciare ai giovani coinvolti in queste iniziative?
A queste giovani ragazze e ragazzi, vorrei dire che stanno lavorando a qualcosa di grandioso. Il loro impegno nella valorizzazione del nostro territorio è fondamentale. Questo è solo l’inizio di un grande progetto. Vorremmo che comprendessero quanto sia importante continuare su questa strada e che, nonostante le difficoltà, ci sono grandi prospettive per il futuro. Abbiamo già delle aree espositive, come la Reggia di Quisisana, dove sono custoditi molti reperti storici, e stiamo lavorando affinché altre opere possano trovare spazio qui a Gragnano.
C’è un sogno che vorrebbe realizzare per il futuro del territorio?
Un sogno che ho da sempre è quello di creare uno spazio museale a Gragnano. Quando costruimmo la nuova biblioteca nel 2003, c’era un progetto per destinare una parte degli spazi a un museo. Purtroppo, all’epoca non si riuscì a realizzarlo, ma io spero che con la collaborazione del Comune di Santa Maria riusciremo a mettere a posto la chiesetta e a portare qui i reperti che ancora oggi “dormono” altrove.
Grazie Vice Sindaco per il tempo che ci ha dedicato. Vuole lasciare un messaggio di auguri ai giovani?
Un grande augurio a tutti voi giovani! Siete bravissimi, e il vostro impegno è davvero ammirevole. Continuate così! Complimenti e saluti a tutti!
https://www.youtube.com/watch?v=F6QkyJQsAfM
Siamo nel cuore della seconda edizione della festa di Vacco e Cerere, una celebrazione che già si preannuncia come un grande successo. Abbiamo incontrato il sindaco, gli archeologi, ma è evidente che la vera anima di questa festa sono le persone che la vivono e la animano con passione ed energia.
Tra queste, spicca un personaggio chiave, un uomo che ha scelto di chiudere il suo locale per essere presente stasera e sostenere la comunità. “Il pubblico che vediamo qui decreta già un successo enorme”, ci dice, sottolineando quanto questa festa stia crescendo e guadagnando sempre più consensi.
Al centro della manifestazione c’è l’Associazione Antica Necropoli di Stabia Madonna delle Grazie, il cui obiettivo è valorizzare il territorio e riportare alla luce la sua storia millenaria. Il signore, visibilmente emozionato, ci racconta di come il museo dedicato a questa importante necropoli, allestito nella Reggia di Quisisana, sia una testimonianza di grande valore. “Le sale preparate dalla dottoressa Rispoli sono state un omaggio eccezionale al nostro patrimonio”, afferma, ricordando come quei pannelli illustrativi e il plastico esposto abbiano suscitato forti emozioni.
Ma cosa riserva il futuro?
“Il nostro sogno è creare un museo virtuale che possa rendere fruibili i tesori del nostro territorio, non solo ai residenti, ma anche ai turisti”. A questo punto interviene anche la dottoressa, che ringrazia sentitamente tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del museo: “Il lavoro fatto finora è un punto di partenza. Ora tocca a noi, come comunità, preservare e promuovere questi luoghi”.
Il dialogo si sposta poi su un tema di grande rilevanza per la comunità locale: la competizione amichevole tra i comuni di Gragnano e Lettere. Qui, tra ringraziamenti e riconoscimenti reciproci, emerge una forte consapevolezza del valore culturale e storico di questa terra, unita dall’amore per il vino e per la tradizione.
Vino e storia sono infatti due pilastri fondamentali di questa festa. “Abbiamo sulle spalle il compito di raccontare 3000 anni di storia del vitigno”, ci spiega un esperto locale, riferendosi ai vitigni storici della zona, come quelli che circondano il Torcolo del Carmiano, un torchio secolare risalente al 1700.
Il signore continua: “Qui, nella Madonna delle Grazie, non solo potrete assaporare dell’ottimo vino e salumi, ma anche ottenere tutte le informazioni che cercate sulla storia locale. È quasi come se avessimo un ufficio informazioni archeologiche improvvisato!”. Questo riferimento scherzoso si intreccia con la proposta di creare un vero e proprio infopoint archeologico, uno spazio dedicato a chiunque voglia esplorare il ricco passato della zona, a partire dai resti che oggi sono visibili fino alla Reggia di Quisisana.
Non manca un accenno alla storia martoriata di questa strada di confine tra due comuni, ricca di necropoli e ville imperiali. “Abbiamo bisogno di unità tra i sindaci e le amministrazioni locali per preservare e valorizzare questo patrimonio. È una strada che unisce, nonostante i confini amministrativi”.
A conclusione di questa serata così ricca di storia, cultura e sapori, è arrivato il momento di brindare. Con una bottiglia di Gragnano pronta, si alzano i calici per celebrare non solo la festa, ma anche il legame profondo tra la comunità e le sue radici millenarie.
Un brindisi al passato e al futuro del territorio, con la promessa che questa festa crescerà ancora, portando con sé il ricordo e la rinascita di una terra straordinaria.
https://www.youtube.com/watch?v=lEZ5m4mTuwc&t=12s