Il Gruppo Positanese di ricerca Popolare sarà protagonista della serata con lo spettacolo lo Canto de li Cunti.
Città di Piano di Sorrento Rapporti con le frazioni
II edizione BORGHI E CASALI IDENTITÀ, RELIGIONE E FOLKLORE
5 SETTEMBRE 2023 LEGITTIMO
ore 19:00 Nino Aversa racconta il borgo meeting point: chiesa S.Maria di Galatea – Mortora
ore 20:30 a VILLA ENRICHETTA il Gruppo di ricerca popolare “Una storia Positanese” in
“Lo Canto de Li Cunti” Quando le parole si fanno racconto e la musica diviene un incontro
INGRESSO LIBERO la cittadinanza è invitata
IL PRESIDENTE DELLA PRO LOCO GIUSEPPE GARGIULO
Città di Piano di Sorrento citta.di.pianodisorrento Pro Loco Piano di Sorrento prolocopianodisorrento
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
Legittimo
Il nucleo antico del casale di Martora è, recentemente, interessato, verso ovest, da
un ‘espansione edilizia residenziale che ha cancellato la sua primitiva soluzione di continuità,
attraverso la strada S. Andrea, con il rione di Legittimo. Questo è costituito da
una densa cortina di bassi edifici lungo il breve percorso, individuabile nell ‘attuale via
Legittimo, definito, a nord , da villa Enrichetta e, a sud, dalla piccola cappella di S.
Andrea, alla quale era annessa, in origine, una piccola casa di PP. Teatini2 1•
Nella villa Enrichetta è da riconoscere una residenza baronale del sec. XVII, la cui
facciata, svolgendosi linearmente sul percorso principale, appare costituita da due pian i
su una zona basamentale scandita da aperture sottolineate da ornate fasce di pietra lavica.
A queste c01Tispondono, nella zona superiore, le finestre, contornate da una fascia
modanata, il cui 1i tmo viene interrotto da un balcone sorretto da mensoloni di pietra
scolpita. Il terzo ordine, bucato da piccole aperture centinate, è concluso da una cornice
ad ai·chetti pensili di definizione dell ‘ edificio.
Un semplice portale voltato in pietra dà accesso all’androne -coperto da una volta a
padiglione, sigillato al centro da uno stemma gentilizio affrescato- che immette in una
corte aperta “con viale centrale e due grosse aiuole, nelle quali vegetano piante fruttifere;
quattro aranci, l limone, I nespolo e 9 viti. In detto cortile trovasi inoltre due cisterne. In
fondo un vano di accesso al fondo rustico” che -defiruto ad oriente da v. S. Andrea- era
attraversato dal viale, in perfetta assiali tà con l’androne d’ ingresso e, rimandando a più
tardi esempi di ville napoletane, lascia intuire un restauro settecentesco che investì anche
la toJTe, adiacente al palazzo, che fu conclusa da un motivo angolare curvilineo.
Quantunque malamente manomessa, la ton e appare suddivisa in tre ordini, ove.l’ ultimo,
che svetta sul palazzo contiguo, conserva le originarie aperture centinate sui quattro
lati ed il coronamento di archetti pensili. La torre, aperta su quattro lati, domina tutta
la piana, permettendo il controllo sia del valico di Alberi che di quello di Tordara, e
mantiene, inoltre, un rapporto visivo con tutte le fortificazioni del Piano.
Villa Enrichetta
Situata lungo l’asse principale del casale (via Legittimo), fu costruita
nella prima metà ciel Seicento ed abitata da un’importante famiglia
baronale (lo stemma è affrescato sotto la volta dell’androne
d’ingresso). La tipologia è quella classica delle ville nobiliari dei casali
della peni.sola: prospetti dalle linee assai semplici, scanditi dal
ritmo regolare delle finestre. Ai vari ambienti della casa si accede
attraverso l’androne archivoltato ed un’ampia corte dotata di un
grazioso pozzo in pietra, aperta verso gli spazi coltivati. Abitata oggi
solo parzialmente, la villa presenta naturalmente parti abbastanza
ben mantenute cd altre assai degradate.
LEGITTIMO o LITEMO
Casale di Piano di Sorrento la cui denominazione è documentata fin dal XVI secolo.
L’insediamento di una nobile famiglia portò alla edificazione cli un pregevole
edificio detto Villa Enrichetta che ancora porta affrescato nella volta dell’androne
d’ingresso le armi dei fondatori. Lateralmente al palazzo padronale fu anche costruita
la totre cli difesa a base quadrata che ancora costituisce l ‘orgoglio degli
abitanti ciel casale. Legittimo, in rapporto alla consueta corruzione dialettale, fin
dal’600, viene anche detto: Litemo.
la terra delle sirene N° 27
3. La torre di Villa Enrichetta Riccardo Iaccarino
Villa Enrichetta è una residenza baronale costrnita nella prima metà del
XVII sec. all ‘ interno del casale Legittimo. Questo piccolo agglomerato di case,
poco distante dal casale Mortara, si stende lungo un’ unica strada (Via
Legittimo) delimitata a sud dalla cappella dedicata a S. Andrea e a nord dal la
villa.21 La facciata di quest’ultima presenta due piani su una zona basamentale
scandita da aperture sottolineate da fasce di pietra lav ica, a queste
corrispondono, nella zona superiore, le finestre contornate da una fascia
modanata, il cui ritmo è interrotto da un balcone sorretto da mensole di pietra
scolpita. Il terzo ordine, bucato da piccole aperture centinate, è concluso da una
cornice, ad archetti pensili, di definizione dell ‘edificio che richiama la base del
coronamento della ton-e. Un portale voltato costituisce l’accesso all’androne,
coperto da una volta a padiglione al centro della quale è affrescato uno stemma
gentilizio, superato il quale si accede a una corte aperta attraversata da un viale
circondato da piante da fmtto. Questi elementi rimandano ad esempi di ville
napoletane più tarde, suggerendo rifacimenti settecenteschi. 22
Sul fianco meridi onale si alza una torre a base quadrangolare; divisa in tre
livelli segnati da rodandone, gli ultim i due presentano fi nestre definite da
archi in tufo pipernoide. Accanto a quelle dell’ ultimo piano, su tutti i lati, si
aprono piccole feri toie, anch’esse in tufo pipernoide, destinate al fuoco di
fucileria. La forma allungata e il fatto che si trovino a una notevole altezza
sembrerebbero datarle al XVIII sec. dato che appaiono progettate per 1 ‘uso di
moschetti. Il coronamento aggettante della torre sostiene la terrazza, sulla
quale è presente una piccola garitta, elemento non raro nelle torri-masse1ia,
in questo caso poteva avere funzioni di sorveglianza data la notevole altezza
dell’edificio, oltre ad un impiego attivo nella difesa. Essa infatti è accoppiata
ai rialzi a vela del parapetto, maggiorati nelle sezioni angolari, che fornivano
riparo ai difensori in caso di tiri d’infilata in questi punti critici.23
Anche se di qualche decennio più tarda delle precedenti, questa torre
presenta caratteristiche funzionali similari, è possibile che anch’essa avesse
il compito di salvaguard ia della popolazione, ergendosi a difesa di un casale
in caso di incursione corsara. Tuttavia s’inserisce in una tipologia concettuale
ben di versa, data la sua committenza aiistocratica. Anche se è probabile che
la villa abbia subito modifiche formali nel corso dei secoli, è verosimile che
nascesse accoppiata alla torre. Per le famiglie nobili era normale disporre di
dimore fortificate e la particolare cura riservata al coronamento della torre
indica che esisteva la coscienza della possibilità di un suo impiego tenendo
presente che la pirateria barbaresca rimase attiva fino al XIX sec
Pagine di storia Ciro ferrigno
I.: esistenza della contrada Legittimo, già conosciuta come Li temo, è documenta<
·ta a partire dal XVI secolo. (65) L’insediamento della nobile famiglia Sangiovanni
,,porta alla edificazione di un pregevole edificio detto Villa Enrichetta che ancora
· mostra affrescate nella volta dell’androne d’ingresso le armi dei fondatori.
L’architettura della villa è tipica delle abitazioni nobiliari della penisola, con un
‘ androne archivoltato, di accesso ad un’ampia corte con pozzo di pietra.
Lateralmente al palazzo padronale sorge la torre di difesa a base quadrata costruita
.tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600. (119)
Nel 1598 sale al trono di Spagna Filippo