Nell’incantevole cornice dell’aula consiliare del Comune di Piano di Sorrento, Stefano Causa ha tenuto una conferenza appassionata e coinvolgente sulla figura di Caravaggio e il suo influsso sull’arte del Caravaggismo. La presentazione ha gettato luce non solo sulla genialità del pittore, ma anche sulle complesse dinamiche che caratterizzavano l’opera e la ricezione artistica dell’epoca.
Causa ha descritto Caravaggio come un individuo dal temperamento difficile, ma straordinariamente talentuoso. Ha messo in luce il contrasto tra l’originale contesto sacro delle opere di Caravaggio, destinate alle chiese, e la loro successiva transizione nei musei, perdendo così il valore cultuale in favore di una nuova valenza culturale.
Uno degli esempi più tangibili di questa trasformazione è l’opera “Le Sette Opere di Misericordia”, originariamente commissionata per il Pio Monte della Misericordia a Napoli. L’opera, un tempo oggetto di preghiere in una chiesa, ora si trova in un museo, perdendo il suo antico contesto religioso. Causa ha invitato il pubblico a riflettere sulla complessità di vivere e interpretare queste opere oggi, immersi nella modernità dello smartphone e dei social media.
Tra gli esempi citati, la conferenza si è focalizzata sull’analisi dettagliata di opere come “Le Opere di Misericordia”, rivelando la capacità di Caravaggio di catturare l’istante fotografico, anticipando l’estetica fotografica e cinematografica. L’oratore ha suscitato curiosità e riflessioni, invitando gli spettatori a vivere le opere di Caravaggio con una prospettiva nuova e più consapevole.
La presentazione di Stefano Causa ha quindi offerto una stimolante esplorazione dell’arte di Caravaggio e del Caravaggismo, con un occhio attento ai cambiamenti storico-culturali che hanno plasmato la nostra percezione di queste opere nel tempo.