È tutto nel nome Colli streets strit, il sentimento di questa festa sagra. Street, perché é tutta nell’antica e stretta strada di questo antico borgo, strit, perché è stata concepita pianificata e realizzata in un breve lasso di tempo. Ciò non significa che è in tono minore, gli ingredienti ci sono tutti, prodotti agricoli bio, artigianato locale, musica, intrattenimento e buoni panini. Una macchina che il mitico maestro Peppe, con Marcello Aversa sono riusciti a far partire e a far funzionare bene bene.
Musica classica in chiesa, ove accolti da don Tonino, mandolino e chitarra suonano brani di Calace. In strada una banda di ottoni diffonde note allegre, incrociando con la banda di percussioni. E poi one man show, stand del maestro Casaro che offre bocconcini. Stand di artigianato vero. La winery Pane offre sorsi di mosto appena premuto.
Nella cortese intervista rilasciata dal sindaco Antonino Coppola si parla comunque di un graduale ritorno ai fasti del passato. I Colli hanno una loro identità territoriale agricola e enogastronomica che non deve sbiadire.