Colli Street Strit: un evento oltre il prevedibile
C’è voluto coraggio a pensare di realizzare qui ai Colli di Fontanelle un evento festoso, nuovo e originale, capace di contenere in sé elementi della tradizione e dell’innovazione e di conformarsi pienamente allo spirito delle iniziative “R…estate Sintonizzati”, promosse dal Comune di Sant’Agnello: trattasi di “Colli Street Strit”.
Certo un’idea del genere non poteva non nascere nel Paese che ha dato il via alle Sagre in Penisola Sorrentina. Difatti, come tanti anni fa, l’evento è stato concepito come un momento estivo distensivo, ma non futile, e come allora c’è stato lo stesso entusiasmo e la medesima voglia di mettersi in gioco e di stupire.
Guidati sapientemente dalla nostra rappresentante politica, Rosa Mastellone, dal presidente dell’Ass. Nuovi Orizzonti Giuseppe Gargiulo e dal direttore artistico Beppe Gargiulo, gli organizzatori hanno ideato e realizzato in pochissimo tempo questo sorprendente evento tenutosi il 26 e il 27 agosto.
La loro bravura si è evidenziata soprattutto nella capacità di coinvolgere buona parte degli abitanti del paese, soprattutto giovani, ma anche altre Associazioni, come “Vespe di Cherea”, Pro loco, come quella di Sant’Agnello, le Cooperative come quella Sociale “Alma” e quella agricola “Fontanelle”, Commercianti, Contadini e Artigiani, Artisti e Musicisti tra cui il nostro insuperabile maestro di mandolino, Raffaele Esposito .
L’idea fondante è stata quella di articolare il tutto sull’invito rivolto al visitatore di guardarsi intorno con attenzione e di riflettere su quanto osservato durante il percorso “Street strit”, tracciato in via Colli di Fontanelle, dalla scuola, presso la piazza principale, e la chiesa. Di qui l’installazione, in alcuni punti chiave del tragitto, di “moderne creazioni artistiche” il cui significato è stato lasciato alla libera interpretazione dell’osservatore.
Così, chi è venuto alla rassegna si è trovato subito immerso in un’ atmosfera di festa: ha visto nastri colorati svettare in alto; ha udito musiche e canti folcloristici per la strada; ha incontrato animatori spiritosi e coinvolgenti; ha sbirciato tra tante bancarelle con su prodotti naturali o artigianali e tant’altro.
Ma ecco la novità! Egli, di tanto intanto, ha potuto scorgere scarpette rosse, sbucare dal prato; ha intravisto tra i cespugli strani volti inespressivi; ha visto sui muri cartelloni con scritte illeggibili e giochi enigmatici; ha letto moniti e/o esortazioni; ha incontrato “Madre natura” tutta vestita del verde fogliame; ha trovato composizioni di fiori sbucate da vecchi jeans, sedie vuote in mezzo al giardino e, in un angoletto remoto, un giovane uomo, afflitto da un bisogno fisiologico impellente.
Intanto, il buongustaio ha potuto assaporare squisiti panini con salsiccia e contorni di patatine o di melanzane a funghetti e ha potuto consumare il pasto scelto nel salotto del contadino, sedendosi su balle di fieno. Qui ha trovato anche libri da portarsi a casa, con il tacito invito alla buona lettura.
Ha poi potuto gustare il fresco formaggio, fatto sul posto, dagli esperti del caseificio “La Rocca” e bere il mosto, prodotto durante la vendemmia in presenza, nella “Vineria dei Fratelli Pane”, entrambe aziende del posto.
Che altro dire se no… W la festa, W il divertimento, W la cultura e W l’invito a usare il proprio senso critico, in tempi in cui si predilige il pensiero unico.
È qui l’essenza di questo nuovo evento che ci auguriamo possa avere in futuro altre edizioni, semplici e simpatiche, come questa di quest’anno.
Anna Guarracino